Questo ci porta a pensare che la vicenda è stata valutata nei minimi dettagli, che esiste un progetto preciso che Lotito e Mezzaroma hanno piena fiducia nel tecnico cetarese. Ma solo con la fiducia non si vincono i campionati. A Torrente deve essere data una squadra competitiva. Le altre di B si stanno già muovendo e la Salernitana neo promossa è matricola solo sulla carta. L’auspicio è che venga allestita da subito una squadra competitiva perché fare una buona partenza in B sarebbe una grande iniezione di fiducia per il mister, per i calciatori e per la tifoseria. Quel patrimonio di entusiasmo che accompagna tutte le neo promosse e che spesso permette, vedi Frosinone, di fare il doppio salto. E’ necessario fare le scelte giuste adesso e non in corso d’opera o a gennaio. Torrente si presenta ad una città affamata di successi che chiede spazio, che reclama il proprio incontestabile diritto a competere ai massimi livelli. Per farlo non bastano i proclami, ma servono giocatori. Quelli capaci di innalzare il tasso tecnico, certo, ma anche quelli affidabili dal punto di vista caratteriale. E Torrente su questo è più che una garanzia.
Torrente day: oggi la presentazione ma servono i calciatori
Diciamolo subito, senza giri di parole: Torrente ha un compito tutt’altro che facile. Fare bene su una panchina sempre ostile ai salernitani e cercare di aprire un ciclo lungo e duraturo che possa proiettare il calcio salernitano nel breve periodo nell’olimpo del pallone. Torrente non è la classica scommessa di inizio estate. L’ex capitano del Genoa, 500 partite alle spalle risultati importanti con le giovanili rossoblù e poi le esperienze alla guida di Gubbio, Bari e Cremonese rappresentano più di una garanzia per guidare la Salernitana in B. La proprietà si è mostrata da subito convinta della scelta voltando pagina con l’allenatore della promozione in B.
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