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Torrente al Secolo XIX: «In porta vorrei il “mio” Lamanna»

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Vincenzo Torrente riparte dalla Salernitana. L’ex difensore rossoblù (412 presenze in 15 anni) è stato scelto da Lotito e Mezzaroma per guidare i granata neo promossi in serie B. Per Torrente, nativo di Cetara, si tratta di un ritorno a casa. In una lunga intervista al Secolo XIX il tecnico granata parla anche di mercato

Pronto per la nuova avventura?
«Sono carico e motivato. Aspettavo da tempo quest’occasione. L’anno scorso fino a gennaio ero ancora sotto contratto con la Cremonese. L’idea di scendere in Lega Pro forse è stata una scelta affrettata. Avevo fatto un passo indietro per farne due in avanti, ma ho sbagliato».

Salerno è la piazza giusta per rilanciare la sua carriera?
«È una piazza importante per ripartire. Allenare a Salerno è un motivo d’orgoglio. Da piccolo andavo allo stadio Vestuti con mio padre per seguire le partite della Salernitana. Dovrò dare qualcosa in più. È come se allenassi il Genoa».

Quali obiettivi?
«L’obiettivo primario è naturalmente la salvezza. Poi vedremo se, una volta raggiunta, sarà possibile puntare ancora più in alto».

Arriverà qualche rinforzo dal Genoa? Si parla di Ragusa e Polenta.
«È ancora presto per parlarne. È successo tutto in fretta. Domenica e lunedì ho incontrato la società e il giorno dopo ho firmato il contratto».

Farà un tentativo con Lamanna, visto che Gori è squalificato?
«Senz’altro, anche se credo che il Genoa difficilmente se ne priverà. L’ho allenato per quattro anni. È un ottimo portiere. Dopo tanta gavetta merita di giocare in una piazza importante».

Palladino è un sogno proibito?
«Nel mercato tutto è possibile. Per adesso dobbiamo fare le nostre valutazioni. Palladino è già stato a Salerno ed è un giocatore molto interessante».

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