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Porta Ovest di Salerno: approfondimenti su progetto e varianti

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Si era detto 30 giugno. Vale a dire oggi. Ma che la data per il possibile dissequestro del cantiere di Porta Ovest perdesse di ragionevolezza con il passare dei giorni, lo si era capito quando il gip del Tribunale di Salerno ha deciso di permettere ad una squadra di operai di entrare per sei ore al giorno nel cantiere finito sotto sequestro. Il motivo stava nella necessità di mettere in sicurezza la galleria dove i cinque periti nominati da Procura, autorità portuale e società Tecnis avrebbero dovuto fare rilievi e carotaggi per stilare le relazioni utili a capire cosa sia accaduto, a dicembre, con il cedimento di alcuni sostegni durante lo scavo.

Ai periti serve ancora del tempo, ma ciò che pare emergere è la delicatezza di una indagine che pareva concentrata sul crollo in galleria ed invece potrebbe avere radici più profonde, fino alla progettazione dell’opera e alle varianti in corso che hanno cambiato la fisionomia al disegno di Pica Ciamarra. E’ questo che la Procura vorrebbe approfondire: comprendere se i cambi in corsa ai tracciati possano aver influito sui lavori e se l’esecuzione si stata fatta finora a regola d’arte, utilizzando materiali idonei e corrispondenti al capitolato d’appalto. Il progetto di Porta Ovest impiega fondi europei per circa 150 milioni e prevede la costruzione di galleria in roccia per collegare l’area portuale con la zona del Cernicchiara e delle autostrade a monte di Salerno.

Fonte LIRATV

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