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Dal Catania al Teramo passando per Parma. Terremoto in Serie B

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Catania sì, Catania no, la Serie B è alle prese con il caos iscrizioni. Fuori il Parma, che sprofonda in serie D dopo il fallimento, il destino di gran parte della serie cadetta è legato all’inchiesta della Procura etnea sulle partite comprate da Catania rafforzata dalle confessioni di Pulvirenti. La società siciliano non ha completato l’iscrizione, quindi il prossimo anno la squadra rossoazzurra riceverà una penalizzazione. Ma su questo bisognerà attendere le decisioni della Giustizia Sportiva. Il Catania ha tempo fino a metà luglio per regolarizzare la sua posizione, beccando comunque una penalizzazione come già accaduto a Varese e Brescia l’anno scorso. Se entro metà luglio la società catanese non dovesse iscriversi, allora finirebbe in Serie D.

I rumors, in realtà, vogliono gli etnei già in Lega Pro con una penalizzazione importante, al di là di tutto. In questo caso, la prima della lista è la Virtus Entella: infatti, nel caso in cui il Catania non dovesse iscriversi al campionato di B, varrebbe il criterio del ripescaggio e quindi la squadra ligure non avrebbe possibilità. Se invece il Catania dovesse iscriversi, la Virtus Entella usufruirebbe della riammissione in B. Il nodo non si scioglierà per ora, bisogna aspettare il mese di agosto. La Figc spinge per evitare lo slittamento dei campionati, comunque stravolti dalle inchieste di Catania e Catanzaro sul pallone malato. E su questo, il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, il procuratore federale Stefano Palazzi ed il n.1 della Lega Serie B, Andrea Abodi studiano la strategia per fare i deferimenti entro fine luglio e il 2/o grado dei processi poco oltre la metà di agosto.

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