Di seguito in una lettera riportiamo i motivi:
«In primis, la mattina, il primo treno da Salerno per arrivare in orario di ufficio a Roma è quello in partenza alle 6.12. Ciò significa che in alcuni giorni, soprattutto nei post festivi, non troviamo posto e non possiamo salire, quindi non possiamo recarci a lavoro. E’ possibile salire senza la prenotazione, in questo caso saremo regolarizzati a bordo treno pagando una penale di 8 euro e con l’obbligo di scendere alla prima stazione quindi a Napoli.
Il ritorno ancora peggio: per chi esce dall’ufficio alle ore 15:00 o alle ore 16:00, per poter rientrare deve aspettare il primo treno da Roma per Salerno che è quello delle 17.30. Se questo è pieno, si deve aspettare quello dopo che parte alle 18.45, un treno che normalmente anche che sia nei giorni festivi o post festivi è sempre pieno. Quindi per risolvere il problema o si rimane a Roma oppure: salire con la multa con l’obbligo di scendere a Napoli. Tutto questo è assurdo, perché ci costerà molto di più viaggiare – ci manifesta un pendolare -.
Il costo dell’abbonamento è di euro 386,00 e si vocifera che ci sarà anche un aumento. In sostanza chiediamo o il ritiro dell’obbligo di prenotazione, oppure l’aumento del numero di treni da e per Salerno/Roma. Per chi deve stare in ufficio alle ore 08:00, oggi partono da Salerno con l’intercity delle 05:29, poi fare cambio a Napoli con treni in partenza alle ore 06:10 e alle 06:40 Da mercoledì 1 luglio 2015 tutto ciò non è più possibile. Perché chi è di Salerno può prenotare solo sulla tratta di competenza ossia i treni AV da Salerno per Roma.
Stessa cosa al ritorno: da Roma per Napoli ci sono tanti treni che noi di Salerno non possiamo prendere perché muoiono a Napoli, quindi non è possibile prenotare. Come me, tantissimi altri pendolari sono avviliti di tutto ciò. L’unica cosa che ci ha concesso Trenitalia per i primi 15 giorni di luglio: autorizzato a salire senza penale».