«La Figc fa le norme, ma l’attuazione compete alle Leghe. Se dobbiamo fare tutto noi, datemi il miliardo e 200 milioni di diritti tv». Del caso Parma, delle accuse sulle società che iniziano ma rischiano di non finire i campionati, Tavecchio dice che il calcio italiano è diventato una valle di lacrime e più di imporre alle società e ai proprietari ciò che è stato fatto su iscrizioni e acquisizioni non si può far altro. Il presidente della Figc ribadisce che lui non può rispondere anche del passato. «Quest’anno ci siamo letti tutti i bilanci- dice -ci sono società in difficoltà, anche di grandi città. Le abbiamo avvertite che dalla prossima stagione vanno rispettati certi parametri, altrimenti sono fuori. Sono preoccupato dagli impegni a breve dei club: si può andare avanti per un anno, poi bisogna svoltare. Il sistema sta in piedi come sul Titanic… Un altro caso Parma non possiamo permettercelo. Non risolveremo le cose subito, ma con un piano quinquennale, direi brezneviano, possiamo risanare il calcio italiano e salvarlo dal crac». Infine Tavecchio si pronuncia anche su Lotito e di lui dice: «Volevano farlo presidente, ho detto no».