Una promessa non mantenuta, per Caldoro che, ”ingenuamente quando ho sentito che ci avrebbe fatto sognare, ero diventato curioso”. ”Fulvio ci stupirà – afferma – quando contraddirà, nel merito, il suo presidente”. ”Scotta ancora” nelle parole di Caldoro la sconfitta alle urne. ”E’ evidente”, dice intervenendo in aula e parla di ”elemento di tradimento politico”.
Perché ”il cambio di casacca capita nelle dinamiche politiche” e ”qualcuno passa dall’altra parte”. ”Ma non nelle ultime 48 ore”, asserisce. ”Per il passato questa cosa – afferma – si chiamava ‘ribaltone’ ed era un giudizio un po’ infamante”. ”Perderemo 180 milioni sulla sanità il prossimo anno”: questo l’allarme lanciato da Caldoro.
”E’ bastato non esserci – dice – e la Regione Veneto ha inserito la clausola in base alla quale il prossimo anno il piano di riparto dei fondi sanitari sia effettuato sulla base degli attuali criteri, cioè con i costi standard attivati in base alla popolazione pesante. Contro i giovani”. Un criterio, cioè, in base al quale i fondi vengono trasferiti in base all’anzianità della popolazione, cosa che penalizza la Campania, tra le regioni più giovani d’Italia.
”Un colpo di mano del Veneto – afferma – mentre non c’era la Campania perché quei 20 giorni di vuoto sono stati una tragedia”. ”Ora a rischio ci sono quei soldi – conclude – che abbiamo recuperato noi negli anni scorsi”.