Un traguardo importante per la provincia di Salerno e foriero di grandi opportunità per le imprese del settore vitivinicolo territoriale e per il territorio nel suo insieme. Questo il tema della conferenza stampa tenuta giovedì 9 luglio 2015 presso la Sala Alfonso Gatto della Sede di Rappresentanza della CCIIA di Salerno in via Roma 29, Salerno. Sono intervenuti il Presidente della Camera di Commercio di Salerno Guido Arzano, il Direttore Generale delle Politiche Agricole e Forestali della Regione Campania Filippo Diasco, il Dirigente del Settore Attività Produttive della Provincia di Salerno Domenico Ranesi, il Presidente del Consorzio di Tutela Vita Salernum Vites Luigi Scorziello e il giornalista enogastronomico Luciano Pignataro.
Il decreto ministeriale determina la conseguente messa a regime della macchina del Consorzio, che, costituitosi nel luglio 2012, ad oggi annovera ben 78 soci certificatori suddivisi nelle tre categorie professionali della filiera vino: viticoltori, vinificatori, imbottigliatori della filiera produttiva dei vini DO e IG ricadenti nella provincia salernitana. Tale riconoscimento si sostanzia nell’attribuzione al Consorzio dell’incarico a svolgere le funzioni di tutela, promozione e valorizzazione, di informazione del consumatore e di cura generale degli interessi relativi alla Dop Cilento, Dop Castel San Lorenzo, Igp Paestum, Igp Colli di Salerno.
L’incarico, inoltre, prevede che il consorzio, in sinergia con il Ministero e le autorità pubbliche competenti, svolga le attività di vigilanza, di tutela e salvaguardia delle Do e Ig summenzionate, contro abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazione, usi impropri delle denominazioni tutelate. Grandi impegni attendono ora il nuovo organismo di tutela.
“E’ una soddisfazione grande, un momento lungamente atteso”, esordisce il presidente del Consorzio Luigi Scorziello. “Ci abbiamo creduto tutti e ora il risultato ci premia. Un bel traguardo per l’intero territorio salernitano che fonda la propria identità sulla ricchezza agroalimentare di cui il vino è degno rappresentante. Il riconoscimento ufficiale ottenuto è per noi un punto di partenza e non un punto di arrivo. Ora dobbiamo dare gambe a un progetto che è stato sostenuto dai produttori e che ha convinto le istituzioni a livello regionale, nazionale ed europeo. Il nostro impegno sarà quello di valorizzare e promuovere i nostri vini a Do e Ig seguendo alcune precise direttive: il legame con il territorio; la nostra tradizione enologica ed enogastronomica; la qualità unica dei nostri vini”.
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