Per un mese e mezzo Castellabate diventerà, dunque, un grande attrattore culturale, con la presenza di 50 case editrici del Sud e una serie di appuntamenti culturali, convegni-dibattiti, incontri con gli autori, ma anche spettacoli teatrali, serate di solidarietà, esposizione di prodotti enogastronomici, musica e proiezioni di documentari. I temi attorno a cui ruoterà l’edizione sono la prima guerra mondiale, la letteratura enogastronomica, la storia e il folklore delle comunità cilentane e del Mezzogiorno. Non solo libri ma anche arte, il chiostro ospiterà ogni settimana diverse esposizioni pittoriche a cura del critico d’arte Marisa Russo dal titolo “Leggere le espressioni artistiche: natura, società e simbologia”.
La rassegna, nata nell’estate del 1990 come promozione del libro dell’area cilentana, nel corso degli anni ha ampliato i suoi orizzonti, divenendo l’evento della piccola e media editoria meridionale, attirando l’attenzione dei media e ritagliandosi un proprio spazio tra le manifestazioni estive nella provincia di Salerno. Da “Fiera del Libro cilentano”, a “Fiera del Libro cilentano e salernitano”, da “Castellabate in libri” a “Libri & Libri” ed infine a “Libri meridionali. Vetrina dell’editoria del Sud”.
«L’obiettivo principale – dice il prof. Malzone – è dare visibilità alle piccole case editrici, che devono fare i conti con il monopolio dei grandi editori del Nord, e ai singoli autori, che spesso si battono contro l’anonimato, per far emergere la microstoria di tanti paesi del Sud e la creatività dei loro abitanti, incoraggiare le giovani generazioni ad ampliare lo studio e la ricerca sulla cultura del Mezzogiorno ed in particolare del proprio territorio, promuovere la lettura e il dialogo tra gli autori ed il pubblico, nonché le bellezze paesaggistiche del Cilento e della provincia salernitana. Pertanto il libro diventa strumento di conoscenza e di crescita del territorio».
«Nei suoi 25 anni di attività, la rassegna ha fatto diventare Castellabate un punto di riferimento della cultura libraria del Mezzogiorno – spiega il vicesindaco e assessore alla Cultura, Luisa Maiuri – ma ha anche contribuito alla promozione del nostro territorio e alla diversificazione dell’offerta turistica».
Si parte sabato 11 luglio 2015 alle ore 21 con l’inaugurazione della XXV edizione, alla presenza del sindaco Costabile Spinelli, dell’assessore alla Cultura Luisa Maiuri, del presidente dell’Associazione Asmef Salvo Iavarone, del presidente del Centro promozione culturale per il Cilento, Amedeo La Greca, e del direttore culturale dell’evento, prof. Gennaro Malzone. La serata proseguirà con la cerimonia di premiazione collegata alla rassegna. Saranno assegnati il premio giornalistico a Paolo Romano de “La Città”, il premio giornalismo televisivo a Carmela Santi, direttore di Set TV, il premio autore ad Antonio Capano, archeologo e scrittore, il premio per l’editoria a Controcorrente Edizioni, il premio periodico d’informazione ad “Ascolta”, periodico degli ex alunni della Badia di Cava de’ Tirreni.
Al termine verrà inaugurata la mostra d’arte “Arte come preghiera: invocazione alle sante patrone d’Europa” di Rita Ragni con “Artisti insieme”. La serata sarà allietata da intermezzi musicali eseguiti dal trio acustico composto dal maestro Roberto Guariglia e da Luigi e Domenico Meola. Il coordinamento e la conduzione dell’evento è a cura del Responsabile dell’Ufficio di promozione turistica e culturale del Comune di Castellabate, Enrico Nicoletta. Domenica 12 luglio alle ore 21 presentazione del libro “Tutti uguali nella gloria e nel martirio. Monumenti e iscrizioni pubbliche in memoria dei caduti cilentani nella Grande Guerra (1915-18)” a cura di Amedeo La Greca e Gennaro Malzone, pubblicato dal Centro di promozione culturale per il Cilento. Interverranno i due curatori e il prof. Luigi Rossi dell’Università di Salerno.
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