Dure le critiche della Commissione nazionale Albo Odontoiatri nei riguardi dell’attivazione del corso di Laurea in Odontoiatria presso l’Università degli Studi di Salerno, a partire dal prossimo anno accademico.
Le critiche degli odontoiatri partono dal presupposto che il numero esiguo di iscritti, al momento solo 11 studenti, rappresenti un vero e proprio spreco di denaro pubblico.
A puntare il dito è il presidente della Cao, Giuseppe Renzo, che definisce il corso “inutile e dispendioso e contro ogni principio di spending-review”. In Italia i corsi di laurea in odontoiatria sono in totale 35.
“Spendiamo tantissime risorse – ha affermato il presidente dell’Albo Odontoiatri – per formare professionisti che poi, stante l’attuale situazione di ‘pletora odontoiatrica’, saranno spinti a recarsi all’estero ad esercitare la professione”.
Critiche che respinge al mittente il rettore dell’ateneo Salernitano, Aurelio Tommasetti, intervenuto oggi a Radio Alfa.
un nuovo corso di laurea senza una sede: con i tempi biblici che ci sono per costruire strutture gli studenti faranno la pratica per corrispondenza. Cui prodest: una distribuzione di stipendi, opsss volevo dire cattedre a pioggia per sistemare figli e nipoti di cattedratici? 35 facoltà sono un’enormità e pantalone paga. Chiediamo a De Luca di verificare questi atti sottoscritti da amministrazioni precedenti che hanno appoggiato questa scriteriata spedita di denaro pubblico.
Un corso di laurea in odontoiatria con 11 studenti: o è fatto per creare dei super dentisti o è fatto per sistemare qualche napoletano senza poltrona oppure per parcheggiare qualche figlio di cattedratico in conflitto di interessi. Comunque uno spreco di denaro pubblico inconcepibile con la crisi che il paese attraversa. senza contare che parliamo di una professione tutta protesa verso il privato, quindi c’è proprio da vergognarsi.
la funzione dei nuovi corsi di laurea serve a decongestionare l’accumulo di docenti nelle università maggiori ( ho scritto università con la u minuscola poiché’ le nostre sono veramente nane) così come è successo 25 anni fa a catanzaro che fu rifugio peccatorum di docenti a fine corsa per salire di grado prima della pensione e per docenti che non avrebbero mai avuto la poltroncina, al massimo uno strapuntino. cosa dobbiamo dire? si continua con l’arroganza dei baroni ( anche questa volta con la b minuscola visto la impietosa differenza con vecchi Baroni della medicina) che non hanno nemmeno la decenza di stendere un velo pietoso al loro ardire. questa è la nostra università solo un grande spreco di denaro NOSTRO! BENE HA FATTO LA CAO A STIGMATIZZARE LA STORTURA.