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Comincia dal campo. La riflessione di un Cilento che guarda al futuro

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Sarà un giorno da ricordare, non solo per daZero. Il 9 luglio ha rappresentato una intensa e sentita riflessione collettiva.

Tanti i produttori invitati a raccontarsi nella cornice unica della casa padronale dell’Azienda Agricola Cobellis, bell’esempio di agricoltura mediterranea con ulivi, vigne e grano. Volti, storie, passioni, prodotti eccellenti, tasselli di un futuro che permette di immaginare un Cilento più fiero e vicino alle sue reali vocazioni.

Comincia dal campo” è un augurio, oltre che un progetto che daZero continuerà a portare avanti in collaborazione con i produttori locali ed anche con le scuole.

Ecco che Giuseppe Boccia, Paolo De Simone e Carmine Mainenti insieme a Raffaello Palladino, Carmine Monzo, Marilina Aloia, Raffaele Del Verme, Carmen Ridolfi, Massimo Cobellis, Paola Maiuri, Maria Carmela Di Feo ed Emilio Malandrino hanno rappresentato il Cilento che produce in maniera “buona, pulita e giusta”, nell’accezione più cara a Slow Food, realtà associativa che condivide il progetto.

Soprattutto piccole produzioni, che possono assicurarsi un futuro soltanto se “adottate” dalla ristorazione e da consumatori attenti. Ecco che conoscerli è il primo passo per apprezzarli e comprendere che è necessario un nuovo modo di approcciarsi al cibo.

Significativa anche la presenza di Rosa Pepe del CRA ORT di Pontecagnano (SA), organo della Regione Campania impegnato nella ricerca e nella tutela della biodiversità colturale.

Il Cilento è turismo e agroalimentare, sarebbe bello se davvero – nella pratica – questi due settori comunicassero al meglio tra di loro. Nel periodo estivo, purtroppo, è stato rilevato che il 75% dei prodotti alimentari non proviene da questo territorio”, ha sottolineato Ciro Solimeno, direttore generale della BCC del Cilento e Lucania Sud.

Promuovere ed adoperarsi in nome della filiera corta non è solo un impegno etico, ma anche una dichiarazione d’amore verso la propria terra e la sua economia.

daZero intende farlo, sempre di più, continuando a ridurre la già minima percentuale di farina non locale, così come per tutti gli altri prodotti che contribuiscono alla costruzione di una buona pizza.

L’appuntamento, patrocinato dall’Ente Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, che ha visto anche l’attiva partecipazione di Legambiente, è stato segnato dall’importante partecipazione di numerosi gruppi di studenti e scout, nonché intere famiglie, nonni e bambini – provenienti da tutto il Cilento – che hanno seguito i diversi laboratori: la lavorazione della mozzarella nella mortella presso il caseificio Le Starze, la mietitura manuale con la realizzazione dei fasci, la realizzazione di un impasto base per pizza e pane all’interno della cucina dell’Azienda Cobellis.

A sottolineare il desiderio di conoscere il Cilento contadino vi è stata la presenza di un gruppo di turisti stranieri – austriaci ed olandesi – che hanno seguito con grande interesse tutto il percorso.

La giornata si è conclusa con la presentazione del menù “pizza e territorio” che daZero ha elaborato per l’occasione dando spazio alla fantasia nell’uso dei prodotti presentati durante la giornata, così da poter provare come si può passare dalle parole ai fatti.

Dalle alici di Menaica alla soppressata di Gioi, passando per la cipolla di Vatolla ed il cacioricotta di capra cilentano, senza dimenticare il più giovane Presidio Slow Food del Cilento, ovvero quello delle olive ammaccate di Salella.

Sapori forti ed autentici che bene raccontano della ruralità del Cilento, ancora viva e di grande qualità. Prodotti che hanno alle spalle aziende familiari che si sottraggono alla massificazione, contribuendo a sostenere un’identità unica, evidente nei sapori quanto nelle tradizioni.

In chiusura l’invito a “vivere” a pieno il territorio è venuto dal direttore del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, Angelo De Vita, che domani inaugurerà a Vallo della Lucania la mostra “Cilento Expo – Un mondo di biodiversità”.

daZero per le scuole

daZero non è solo impegnata a stimolare la produzione e la filiera corta, ma ha anche a cuore l’educazione alimentare, come strumento di benessere ed incentivo della domanda locale.

dal Campo al Piatto” consiste in un modulo didattico di educazione alimentare indirizzato agli alunni delle scuole primarie e secondarie secondo programmi adatti ai diversi cicli scolastici. Il progetto pilota parte da Vallo della Lucania con la scuola Pinto e l’Aldo Moro. Le attività prenderanno il via a novembre 2015 e prevedono incontri in aula e presso le aziende agricole aderenti al programma di filiera corta. Il progetto coinvolgerà, già per l’anno scolastico 2015/16, altri istituti ed aziende del Cilento.

Nello stesso ambito è stato definito un accordo con l’istituto alberghiero Ancel Keys, per dei programmi di stage formativi per gli studenti all’interno della pizzeria.

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