In Costiera amalfitana si volta pagina rendendo il mare e la spiaggia un bene di tutti, dove la “biodiversità” viene protetta e insegnata giocando, e dove la “sostenibilità ambientale” non è solo una teoria.
E’ l’Associazione Costiera Amalfitana Riserva Biosfera (Acarbio) che dal 2009 è al lavoro per la candidatura di quest’area a Riserva Mab Unesco, che insieme al Comune di Minori, che ha emanato un “avviso pubblico” rivolto ad organizzazioni non profit, a presentare un progetto “socio-ambientale” “Make it blue”, dove con lo slogan “Costiera amalfitana, a Minori la spiaggia è anche mia” ha voluto sintetizzare il concetto di “bene pubblico e tutela ambientale” in un’ottica di sensibilizzazione delle tematiche che riguardano la risorsa mare, un bene che è di tutti ma che non tutti riescono pienamente a fruire.
Ogni giorno il tratto di spiaggia libera (di fronte alla Basilica di Santa Trofimena) diventa uno spazio dove vivere pienamente l’estate e il mare, grazie alla presenza di un “campo internazionale” Yap (Youth Action for Peace) che ogni due settimane cambierà – in questo momento sono presenti ragazzi che arrivano dalla Russia e dalla Spagna, altri sono in arrivo dalla Finlandia, Francia, Polonia, Germania – e allo staff di Acarbio (coadiuvato da assistenti proveniente da Svezia, Austria e Spagna). A completare, giovani disoccupati minoresi dell’apposita graduatoria comunale per l’avviamento al lavoro di “persone svantaggiate”. I fruitori della spiaggia hanno a disposizione un arenile sempre pulito, un laboratorio dedicato ai bambini (dalle ore 10 alle 12) dove imparano divertendosi, un punto informazioni multilingue, creando socializzazione tra i frequentatori della spiaggia. L’angolo delle storie, con filastrocche e indovinelli con temi ambientali; l’importanza del riciclo utilizzando materiale di recupero; la salvaguardia del “cielo, mare terra” e della biodiversità creando giochi che spiegano ai più piccoli questi concetti, sono solo dei piccoli esempi di come su una spiaggia pubblica, si può dar vita a dei veri e propri laboratori a cielo aperto. E di come la risorsa mare può essere utilizzata “valorizzando” ciò che si ha e mettendolo a disposizione di tutti.
VERGOGNA Un vero inganno infatti esisteva un vero pezzo di spiaggia libera a Minore lato prossimo a Maiori ed ora c’è una SPA. VERGOGNA!!! ma tanto è così anche a Maiori dove le spiagge libere sono “spiagge organizzate” dove se vuoi stare devi pagare lettino ed ombrellone. Qualche anno fa esisteva una piccola enclave libera che chiamavamo la strisci di Gaza. (con rispetto verso i Palestinesi). HO DETTO TUTTO.