Le foto sono state scattate nella serata di sabato 11. Dozzine di pulcini ammassati in una sola gabbia, tartarughe e pesci rossi in piccole vaschette, conigli, porcellini d’india, piccole oche, pappagalli e persino quaglie, tutti in angusti spazi sovraffollati e spesso sprovvisti addirittura di acqua, non solo erano in vendita, ma anche oggetto di una lotteria in cui, come da lavagnetta esposta, “si vince sempre con 2 euro”. Animali delicati e sensibili trattati alla stregua di oggetti (“i premi vinti non si cambiano”, recita l’avviso ben in vista sulla ruota della fortuna della bancarella), rannicchiati negli angoli, terrorizzati dalle voci urlanti dei bambini e dalla generale confusione del passeggio.
All’interno di una sagra che è arrivata alla sua 25esima edizione, nata nell’ambito della comunità parrocchiale di San Michele, ancora una volta si assiste ad una esposizione alla violenza, soprattutto durante l’età dello sviluppo del senso morale dei bambini, i quali dovrebbero essere educati all’empatia, al rispetto dell’inalienabile diritto alla libertà e ad una corretta interazione uomo-animale.
In ogni caso, aldilà di queste considerazioni, vi è stata inottemperanza del Regolamento di Tutela degli Animali del Comune di Salerno, che all’articolo 14 comma 1 recita espressamente: “È fatto assoluto divieto su tutto il territorio comunale di utilizzare o offrire animali di qualsiasi specie, sia cuccioli che adulti, in premio o vincita di giochi, oppure in omaggio, a qualsiasi titolo, durante fiere, sagre, lotterie, luna park e manifestazioni simili.”. La sanzione varia da 250 a 500 euro, ma “è proporzionata anche in relazione al numero di animali coinvolti nella violazione”.
Gli attivisti di Veg in Campania auspicano un sollecito intervento della Polizia Municipale.