E a fine allenamento il ginocchio s’è gonfiato. La Salernitana precauzionalmente lo ha fermato. Il calciatore ha trascorso due giorni di vacanza a casa, in permesso, e questa mattina s’è recato a Roma per un consulto specialistico. Il suo caso è stato sottoposto all’attenzione del dottor Lovati e nel pomeriggio si conoscerà l’esito della visita. Il timore di tutti, Torrente incluso, è che Nalini possa essere costretto a finire sotto i ferri per risolvere definitivamente il problema e che dunque possa volerci parecchio tempo per rivedere in campo il veronese, che pure sarebbe stato perfetto per il 4-3-3 sul quale vorrebbe puntare il tecnico di Cetara, con la sua capacità di saltare l’uomo e di proporre palloni giocabili al centro dell’area ma anche di inserirsi in zona gol con tagli tempestivi ed incisivi.
Consulto specialistico a Roma sulle condizioni di Nalini
La sfortuna sembra non voler abbandonare Andrea Nalini. Nonostante tutti gli sforzi profusi dal calciatore, che a marzo s’è fermato per una condropatia, una fastidiosa infiammazione al ginocchio che scaturisce dalla degenazione della cartilagine, e s’è curato in una clinica di fiducia a Verona rinunciando anche alle vacanze estive per presentarsi in buone condizioni al ritiro estivo, il dolore non è passato. Non solo. Nel momento in cui l’esterno veneto ha risposto alla conovcazione per il pre-raduno in città e s’è confrontato sul da farsi con lo staff medico ed i collaboratori di Torrente, s’è compreso che qualcosa non andava. Nalini, che sin dal primo giorno ha svolto lavoro differenziato, nonappena ha iniziato ad alzare il ritmo della corsa ha avvertito dolore.
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