L’evento è stato scandito in tre momenti:
- la proiezione del mediometraggio “Prima di Mezzogiorno”, un docufilm realizzato con la supervisione e il coordinamento scientifico del prof. Carmine Pinto, docente di storia contemporanea Università di Salerno che racconta il capitalismo industriale salernitano in
età contemporanea (da metà Ottocento all’inizio del Ventunesimo secolo), un modo visivo e immediato per promuovere la storia dell’industria nel Salernitano agli occhi innanzitutto di chi ne è già parte e va avanti, nonostante le criticità, nell’intento di preservare il domani di un territorio dal patrimonio inestimabile. - una tavola rotonda con i protagonisti dell’impresa e della cultura che si sono confrontati anche attraverso testimonianze di recupero e valorizzazione di siti meritevoli di aver sapientemente coniugato risultati aziendali e benefici per la collettività
- una mostra internazionale di 4 artisti le cui opere su carta intendono essere uno specifico punto di vista e contributo all’indagine sui rapporti tra culture, secondo un’angolazione che privilegia il tema del corpo e dello spazio urbano. La scelta di un’unica tipologia di supporto, la carta, e di due tecniche, il disegno e la fotografia, come mezzo espressivo si fonda sull’idea che le pratiche artistiche rappresentano “scritture” che consentono di leggere il mondo ed anche “grafie” dotate di un contenuto estetico. Mentre la carta non è solo il supporto sul quale si depositano i segni o le immagini, ma rappresenta, per traslato, il mondo stesso.
“È innegabile che l’eredità culturale immensa del nostro Paese e quindi del nostro territorio possa procurare vantaggi competitivi anche alle imprese – ha affermato il Presidente Maccauro. E’ però necessario uno scatto ulteriore che ci consenta di creare valore non solo per noi o per le nostre aziende ma per l’intera collettività”. “Anche per questo motivo – ha concluso Maccauro – Confindustria Salerno da tempo ha tracciato un nuovo solco ospitando mostre, realizzando pubblicazioni e producendo, come in questo caso, documentari con la finalità di dimostrare che il binomio arte – impresa non è solo un cliché ma un presupposto ineludibile per generare una crescita a tutto tondo del territorio in cui viviamo, lavoriamo e produciamo.”
“La mostra arriva a Salerno dopo essere stata già esposta a Tokyo, presso l’Istituto Italiano di Cultura e a Roma nella prestigiosa cornice di Piazza di Pietra – ha dichiarato il curatore Massimo Tartaglione. L’allestimento nella sede degli industriali salernitani non solo intende testimoniare il legame sempre più stretto tra arte e impresa ma vuole essere un messaggio di apertura al mondo imprenditoriale affinché diventi sempre più sensibile al mecenatismo culturale, elemento fondante per creare la libertà di espressione e la diffusione del pensiero artistico indispensabili per una vera crescita sociale e culturale di un Paese come l’Italia”