L’obiettivo è difendere la legge n.138 dell’11 aprile del 1974 che da oltre 40 anni garantisce all’Italia primati a livello internazionale nella produzione casearia anche grazie al divieto all’utilizzo della polvere al posto del latte. Il superamento di questa norma provocherebbe l’abbassamento della qualità, l’omologazione dei sapori, un maggior rischio di frodi e la perdita di quella distintività che solo il latte fresco con le sue proprietà organolettiche e nutrizionali assicura ai formaggi, yogurt e latticini Made in Italy.
“Con questa petizione – spiega il presidente Gennarino Masiello – Coldiretti vuole tutelare i cittadini e l’eccellenza del vero made in Italy agroalimentare, di cui il settore lattiero-caseario rappresenta una componente strategica in termini economici e di reputazione per la Campania nel mondo”. Dopo la mobilitazione nazionale promossa dalla Coldiretti la Commissione europea ha accordato una proroga fino al 29 settembre 2015 sulla richiesta all’Italia di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari previsto storicamente dalla legge nazionale.