Sul fondo per la disabilità, De Luca ha spiegato che “si tratta di una decisione di grande valore simbolico, sia come primo atto di solidarietà nei confronti delle fasce deboli, sia per dimostrare che gli impegni assunti saranno mantenuti. Non è stato facile, la settimana prossima ci sarà un consiglio regionale perché la costituzione del fondo richiede una variazione di bilancio”.
De Luca ha aggiunto che “abbiamo reperito con la ragioneria i 15 milioni che ci consentono di riequilibrare il fondo regionale al fondo nazionale per le politiche sociali. Come abbiamo trovato i fondi? Di solito in caso di difficoltà io sono per operare tagli lineari in tutti i settori fino ad arrivare alla cifra che serve”.
De Luca ha inoltre sottolineato come tra i problemi più spinosi si sono quelli legati agli ospedali della fascia costiera e delle isole: “Se affrontiamo la questione – ha spiegato – dal punto di vista finanziario la strada porta ai tagli ma su questo devono intervenire scelte politiche e sociali. Se penso a Capri o Ischia o anche Agropoli, sappiamo che i conti devono tornare, ma bisogna guardare alla domanda vera, tenendo conto anche della domanda stagionale, tenendo presente che noi non tagliamo sulla pelle della gente”. “Faremo una revisione dei piani ospedalieri e una riprogammazione complessiva della sanità, nell’ambito dei vincoli finanziari”.
L’altro obiettivo nel mirino del Presidente dopo lo sblocco del fondo per i disabili è quello di eliminare il problema strutturale del raggiungimento dei tetti di spesa nella sanità: “Sono una vergogna intollerabile per un Paese civile – ribadisce De Luca –.”Dobbiamo affrontare il problema di fondo legato ai tetti di spesa che pesano anche per il comparto delle politiche sociali per la parte relativa alla sanità. Quest’anno come sempre li raggiungeremo in largo anticipo sulla fine dell’anno. Basta pensare che il 9 luglio il tetto è stato raggiunto dalla cardiologia per l’Asl Na3, ma a settembre lo raggiungeremo anche per l’Asl Na1 e il 17 settembre sarà la volta della diabetologia per l’Asl di Caserta”. “Nel 2016 elimineremo questa vergogna, per farlo ci vuole una programmazione anticipata sulla base di criteri rigorosi di verifica dell’appropriatezza delle prestazioni”.
Sui precari della sanità, il Governatore ha spiegato che “saranno stabilizzati in duemila tra contratti attualmente a termine e atipici”, precisando che sono 800 i precari con contratti a termine per i quali “le Asl interessate devono avviare subito i concorsi interni per la stabilizzazione e quindi devono pubblicare atti e fare commissioni per poter chiudere tutto a settembre, vigileremo perché le Asl brucino i tempi, usiamo anche il mese di agosto”. “Poi con il commissariato – ha aggiunto – lavoriamo per i contratti atipici che non potrebbero essere stabilizzati, quindi per loro ci sarà prima il prima passaggio a contratti a tempo determinato e poi la stabilizzazione”.