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Avvocatessa salernitana aggredita e malmenata in strada

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Una avvocatessa salernitana è stata aggredita in strada da una clochard. E’ accaduto nella tarda serata di lunedì, nella centralissima via Torrione- quasi nei pressi della stazione ferroviaria- mentre la professionista stava rincasando. Sull’episodio indagano i Carabinieri. La donna non trovando posto per l’auto sotto casa è riuscita a parcheggiare la propria vettura nei pressi del negozio “Divani e Divani”, a una cinquantina di metri dall’ingresso posteriore del Grand Hotel Salerno.

Residente in via Petrone, doveva camminare per quasi trecento metri a piedi per far ritorno nella propria abitazione ma mentre percorreva la strada, peraltro anche illuminata, la professionista salernitana si è imbattuta in una persona senza fissa dimora, probabilmente ubriaca che, dopo aver blaterato qualcosa (forse una richiesta di soldi), all’improvviso l’ha colpita con violenza al braccio destro e su altre parti del corpo. Nel fuggire la professionista è stata sfiorata da una botiglia lanciatale contro dalla clochard.

L’avvocatessa ha raccontato la sua disavventura su Facebook: «Mi è stato detto che potevo ritenermi fortunata, perché poteva andarmi peggio. Lunedì sera me la sono cavata con qualche sberla ma la clochard in questione avrebbe potuto anche ferirmi con una bottiglia e i risultati sarebbero certamente stati peggiori».

E aggiunge. «Avrei dovuto parcheggiare sotto casa (mi è stato detto anche questo) in divieto di sosta! Dimenticando, però, che mentre le strade sono
di fatto incontrollate e lasciate alla mercè di balordi, con estrema sollecitudine polizia municipale ed ausiliari del traffico, ogni mattina, in via Petrone sono pronti
ad elevare contravvenzioni ed a chiedere l’intervento del carro attrezzi per mancanza di disciplina».

Per la professionista il rispetto delle regole è giusto e, quando queste vengono violate, deve applicarsi una sanzione. «E’ doveroso, però, anche garantire la sicurezza di chi vive in città. Ho allertato i carabinieri, hanno preso il mio numero di telefono e mi hanno assicurato che avrebbero fatto un giro in zona per risalire al nome della senza fissa dimora che mi ha aggredito».

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