Severino, oggi il tribunale decide nel merito sulla vicenda De Luca

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tribunale_toga_web--400x300.jpg_415368877Nuovo appuntamento in tribunale per il governatore campano Vincenzo De Luca: dopo che due settimane fa il giudice Gabriele Cioffi, presidente della prima sezione civile del Tribunale di Napoli (la stessa che si era già pronunciata sul caso De Magistris) ha accolto il ricorso del neogovernatore contro la sospensione decisa da Palazzo Chigi sulla scorta della Legge Severino, domani è in programma la prima udienza del giudizio di merito.

Se il 2 luglio scorso il Tribunale ha sospeso provvisoriamente con decreto l’efficacia del provvedimento, l’udienza di oggi dinanzi al collegio (stavolta i giudici saranno tre), potrà risolversi con la conferma, la modifica o la revoca del decreto stesso.

Si entrerà nel merito del ricorso presentato dagli avvocati di De Luca Giuseppe Abbamonte, Antonio Brancaccio e Lorenzo Lentini, in cui oltre a chiedere la non applicabilità della Legge Severino a De Luca, si solleva questione di legittimità costituzionale su due articoli (7 e 8) della legge Severino. Secondo i legali di De Luca, infatti, la norma violerebbe la Costituzione laddove la Severino prevede che siano sospesi di diritto dalla carica di presidente della Regione coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per uno dei delitti indicati all’articolo 7, comma 1, tra cui l’abuso d’ufficio, vale a dire il reato per il quale De Luca ha riportato una condanna di primo grado durante il suo mandato da sindaco di Salerno e per il quale si applica la legge Severino nei suoi riguardi.

Il giudice potrebbe ritenere fondata la richiesta, rimandando gli atti alla Corte Costituzionale che sull’argomento dovrà pronunciarsi il prossimo 20 ottobre. E’ probabile che dopo quella di oggi ci siano altre udienze prima di arrivare a sentenza. De Luca, che nel frattempo ha nominato la giunta, in caso di verdetto negativo rischia una nuova sospensione dalle funzioni.

5 Commenti

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  • INFATTI, PROPRIO PERCHE’ E’ UGUALE PER TUTTI DECIDE LA CORTE COSTITUZIONALE PER CAPIRE SE LA LEGGE E’ APPLICABILE SOLO AGLI AMMINISTRATORI LOCALI E NON A SENATORI E PARLAMENTARI.

    Non vi date a pugni in petto, deciderà la Consulta che dichiarerà incostituzionale questo scempio.

  • e che é una legge quella della Severino? Fa acqua da tutte le parti.

    La legge non può essere applicata in ugual misura a chi non emette uno scontrino fiscale occasionalmente o per necessità rispetto a chi froda il fisco pedissequamente o volontariamente per ingenti somme allo scopo di trarne vantaggio personale e non necessario.

  • X Rita : ti sei ammansita ? Io no. Purtroppo sarà un buco nell’acqua e si andrà avanti. Giusto domandarsi: la legge è uguale per tutti????

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