Ad ogni modo, lo staff sanitario lo ha immediatamente bloccato ed è stato richiesto il consulto romano. In caso di operazione, Nalini sarebbe stato costretto a rimanere fermo 4-5 mesi, tra terapia e ritorno alla normalità. Il dottor Lovati, però, a quanto pare avrebbe stabilito col ragazzo di provare nuovamente una strada alternativa, per cui dopo un periodo di riposo Nalini inizierà un percorso specifico (cure farmacologiche e progressivamente esercizi di potenziamento) che nel giro di due-tre mesi dovrebbe consentirgli di mettersi alle spalle infiammazione e dolore e di poter tornare alla normale attività.
Nalini, dunque, potrebbe iniziare ad allenarsi coi compagni tra metà settembre e inizio ottobre. Ma a quel punto non potrebbe giocare gare ufficiali. E già, perché nel frattempo l’esterno veneto (che tra l’altro arriva a scadenza di contratto a giugno 2016 ed attende notizie sul rinnovo) quasi certamente non sarà inserito in lista (sarebbe un rischio enorme inserire il nome di un giocatore sulle cui condizioni non ci sono certezze) e, dunque, dovrà aspettare la finestra invernale per dimostrare a Torrente di essere guarito del tutto e di poter essere inserito nell’elenco dei giocatori che affronteranno il rush finale del campionato. Ginocchio (e sfortuna) permettendo.