All’incontro, tra gli altri, erano presenti Grazia Papa, Primo Dirigente della Polizia di Stato, Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Salerno e il giovanissimo protagonista del corto, Jacopo Maffazioli, dieci anni di Castel Goffredo, in provincia di Mantova.
“Spero – ha detto il piccolo attore – di tornare anche il prossimo anno a Giffoni, stavolta in veste di giurato”. “Sicuramente – spiega ancora la dirigente Barra – non sono solo i selfie la causa degli incidenti, ma stiamo registrando un aumento dovuti proprio a questo fenomeno che desta non poca preoccupazione. E’ necessario sensibilizzare i giovani ed educarli alla sicurezza stradale”.
L’attività si inserisce all’interno delle più vate iniziative portate avanti, nel corso del Gff, dalla Polizia Stradale presente, per tutta la durata del festival, con il Pulmann Azzurro, un autobus della Polizia di Stato destinato all’informazione e alla sensibilizzazione di bambini, giovani e adulti sulle tematiche della sicurezza stradale. Oggi pomeriggio, invece, appuntamento all’Antica Ramiera con la presentazione del volume “C’era un ragazzo che come me&hellip”.
Il libro raccoglie gli undici migliori racconti del IV concorso letterario Narratori in divisa indetto da Poliziamoderna, mensile ufficiale della Polizia di Stato, in collaborazione con il Miur ( Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) e aperto, per la prima volta, anche agli under 21.
I giurati incontreranno due degli autori: l’assistente della Polizia di Stato Luigi Giampetraglia del IV Reparto mobile, autore di “C’era una volta un poliziotto a Napoli” (storia di Luca, un agente di polizia alle prese con gli abitanti e i drammi dei partenopei), e Valentina Tartaglione del Liceo scientifico “Quercia” di Marcianise, autrice di “Il mio miglior amico” che si è aggiudicata il premio critica giovani-giuria junior.
A bordo del Pullman azzurro, la Polizia stradale – presente per tutta la durata del Giffoni Film Festival – ospita ogni giorno gruppi di ragazzi che assistono a vere e proprie lezioni di sicurezza stradale, supportate dalla proiezione di video tutorial. All’esterno è stato allestito un percorso stradale per giovani e adulti, da seguire indossando degli occhiali speciali in grado di simulare gli effetti visivi derivanti dall’abuso di bevande alcooliche, al fine di far comprendere la pericolosità della guida in stato di ebbrezza.
“L’obiettivo – spiega lo staff della Polstrada – è quello di far conoscere i pericoli derivanti da condotte di guida sconsiderate, ed in particolare educare le nuove generazioni sull’importanza del rispetto delle regole e della sicurezza stradale poiché soltanto con la vicinanza ai più giovani, utilizzando il loro stesso linguaggio ed i mezzi di comunicazione a loro più prossimi, si ha la possibilità di far crescere cittadini responsabili ed utenti della strada consapevoli”.
Commenta