Ottenuta in extremis la fideiussione di 400 mila euro, la società del patron Trapani sarebbe riuscita anche a trovare l’accordo con l’Agenzia delle Entrate per la rateizzazione del proprio debito. La documentazione sarebbe stata poi inviata a Covisoc e Figc ma, a quanto pare, il tutto sarebbe avvenuto con qualche ora di ritardo. Per non vanificare gli sforzi di un club che da 10 anni partecipa regolarmente alla Lega Pro e per non mortificare la passione di una piazza che ha dimostrato grande attaccamento alla causa, i legali sono pronti a dare battaglia. Ieri, intanto, a Sportitalia l’ex presidente della Lega Pro, Macalli, ha sparato a zero sul club azzurrostellato: “Ho sentito che una squadra come la Paganese è stata cancellata, ci voleva poco a capire.
Se uno scommetteva, scommetteva che sarebbe stata cancellata. Non è una novità di stasera: se tu non paghi l’iva per un certo periodo di tempo e non metti a posto i conti, salti. Perché c’è un controllo, semplicissimo. Io – ha aggiunto Macalli – conosco la situazione della Paganese, basta andare a guardare i bilanci della Paganese e si conoscono. Al di là che abbia fatto la fideiussione all’ultimo giorno, questo capita a tante squadre: quando si abbandona la strada maestra – cioè quella in cui alzi il telefono e trovi chi ti risponde, ti dà una mano, ti manda il tecnico e vediamo le cose assieme per cercare di risolverle -, e ci si affida al pifferaio magico o a due pifferai magici, loro suonano e i topi annegano. Loro – ha concluso Macalli – si sono suicidati, è giusto che si siano suicidati”.