Site icon Salernonotizie.it

Lega Pro, Paganese: oggi il ricorso al CONI, Macalli contro gli azzurrostellati

Stampa
La Paganese si prepara per una vera e propria battaglia legale. La società azzurrostellata è pronta a far valere in tutte le sedi opportune le proprie ragioni dopo l’esclusione dal campionato stabilita a sorpresa dal Consiglio Federale. A giudizio della Figc, infatti, il club del patron Trapani avrebbe depositato fuori tempo massimo (due ore dopo il gong a quanto pare) la documentazione per mettersi in regola dopo la mancata ammissione alla Lega Pro dello scorso 30 giugno e non sarebbe nemmeno entrata nel merito (alcuni consiglieri avrebbero anche votato in favore della Paganese), per valutare quanto prodotto dalla Paganese. L’avvocato Chiacchio è al lavoro per ribaltare la situazione, ma la società azzurrostellata si avvarrà anche della collaborazione di alcuni esperti tributaristi romani per dimostrare la correttezza del proprio operato (nelle scorse ore Trapani è stato nella capitale proprio per discutere assieme a loro sul da farsi). Nel ricorso al Coni la Paganese allegherà anche alcune perizie per rafforzare la propria tesi.

Ottenuta in extremis la fideiussione di 400 mila euro, la società del patron Trapani sarebbe riuscita anche a trovare l’accordo con l’Agenzia delle Entrate per la rateizzazione del proprio debito. La documentazione sarebbe stata poi inviata a Covisoc e Figc ma, a quanto pare, il tutto sarebbe avvenuto con qualche ora di ritardo. Per non vanificare gli sforzi di un club che da 10 anni partecipa regolarmente alla Lega Pro e per non mortificare la passione di una piazza che ha dimostrato grande attaccamento alla causa, i legali sono pronti a dare battaglia. Ieri, intanto, a Sportitalia l’ex presidente della Lega Pro, Macalli, ha sparato a zero sul club azzurrostellato: “Ho sentito che una squadra come la Paganese è stata cancellata, ci voleva poco a capire.

Se uno scommetteva, scommetteva che sarebbe stata cancellata. Non è una novità di stasera: se tu non paghi l’iva per un certo periodo di tempo e non metti a posto i conti, salti. Perché c’è un controllo, semplicissimo. Io – ha aggiunto Macalli – conosco la situazione della Paganese, basta andare a guardare i bilanci della Paganese e si conoscono. Al di là che abbia fatto la fideiussione all’ultimo giorno, questo capita a tante squadre: quando si abbandona la strada maestra – cioè quella in cui alzi il telefono e trovi chi ti risponde, ti dà una mano, ti manda il tecnico e vediamo le cose assieme per cercare di risolverle -, e ci si affida al pifferaio magico o a due pifferai magici, loro suonano e i topi annegano. Loro – ha concluso Macalli – si sono suicidati, è giusto che si siano suicidati”.

Exit mobile version