“Come il Santo Padre oggi ci indica nell’enciclica ‘Laudato si”, i rapporti con l’ambiente, sono solo l’altra faccia dei rapporti sociali. L’impegno di rigenerazione deve riguardare, quindi, a un tempo, le regole della convivenza, il funzionamento delle istituzioni, quello dell’economia.
Ecco perché, per un profondo risanamento ambientale, occorre una vera riscossa civile, politica, culturale. Oggi, nel disordine ancora imperante, scarti materiali e scarti umani tristemente si confondono”, aggiunge monsignor Spinillo.
Per il vicepresidente della Cei “le istituzioni regionali sono chiamate a responsabilità, innanzitutto attuando le norme migliorative già varate. Significativo il caso della L.R. n.20/2013 per la “Prevenzione e la lotta al fenomeno dell’abbandono e dei roghi di rifiuti”, varata ormai da oltre un anno e mezzo e quasi totalmente inapplicata, anche per l’approvazione, a volte, di protocolli tecnici che ne compromettono l’efficacia, come nel caso dei prodotti in cemento-amianto (art.7)”
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