“Sarebbero, infatti, molteplici i focolai presenti – spiega – che potrebbero avere ripercussioni negative sull’ambiente e sulla salute di coloro che abitano negli immediati dintorni; a denunciare tale grave situazione sono alcuni cittadini, sulla scia del lavoro realizzato dalle associazioni attive sul territorio di Nocera Inferiore che hanno cominciato una mappatura di zone a rischio amianto e poco meno di un mese fa avevano presentato le fotografie di prefabbricati di amianto a Nocera Inferiore e di sversamenti a Nocera Superiore e Pagani; alcune fotografie mostrerebbero una copertura del tetto in cemento-amianto anche presso la struttura della ex Fatme, zona questa, tra l’altro, più volte al centro di polemiche su potenziali progetti di reindustrializzazione”.
“Come più volte denunciato – continua -, quello dell’amianto è un problema che non riesce a trovare una risoluzione definitiva in molti territori dell’Agro sarnese nocerino”.
“Di recente – sottolinea Cirielli – a Mercato San Severino, un’ordinanza ha imposto il censimento dei materiali contenenti amianto, nella consapevolezza, testimoniata dal sindaco Romano, che «è indispensabile monitorare tutte le eventuali e possibili fonti di inquinamento, attraverso un’azione preventiva, per salvaguardare la salute pubblica. Una di queste fonti potrebbe consistere nella presenza di materiali contenenti amianto, nei fabbricati pubblici o privati. Per questo è partito, con il supporto della polizia ambientale, il censimento obbligatorio dei materiali contenenti amianto libero»; anche in altre città sono state emanate ordinanze simili con censimenti che convergeranno in un piano di rischio regionale”.
“Tutte le denunce sulla presenza di amianto nel comune di Pagani, invece – conclude -, sarebbero cadute nel vuoto, nonostante la situazione generale desti preoccupazione a causa della vicinanza di amianto al centro cittadino e ad alcuni plessi scolastici”.
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