Nel nuovo orario – hanno garantito davanti al Comitato i membri della Regione Basilicata – si cercherà di ripristinare le fermate dei treni e di aggiungerne altre, anche degli autobus sostitutivi, a Buccino, in perfetta sintonia con la proposta logica del Comitato che darebbe agevolazioni alle aree di Vallo di Diano, Val D’Agri, Valle del Melandro e Lagonegrese. Dal Vallo – ha fatto notare il Comitato pro Sicignano – Lagonegro – non si può pretendere che i treni siano pagati dalla Basilicata in toto, per cui è legittima la decisione di ottimizzare. La stessa fermata a Buccino è un autentico ‘favore’ che viene fatto alla Campania. Ma in ogni caso, come scritto nella proposta operativa presentata alla Conferenza dei Sindaci per portare un contributo alla discussione col TPL, è Buccino il punto cardine di congiunzione tra Campania e Basilicata. Oltre alla questione bus, però, il direttivo non ha perso di vista la priorità del treno: Berlinguer ha ammesso che i tentativi di dialogo con Vetrella sono stati sempre difficoltosi per quanto concerne la Sicignano – Lagonegro. Da settembre, però, ha assicurato il suo impegno al confronto serrato con la Campania sia sulla questione autobus sostitutivi che sulla questione ferrovia. In questa organizzazione di tavolo tecnico è auspicata la presenza anche del presidente Gianni Pittella, in qualità di esponente delle istituzioni europee, in quanto i fondi comunitari sono parte portante dei finanziamenti che possono arrivare per sbloccare la situazione. Mantenere alto il confronto e mantenere alta l’attenzione sulla ferrovia valdianese saranno gli obiettivi del Comitato, nella speranza che sia Marcello Pittella che Vincenzo De Luca non mancheranno all’appuntamento.