Numerosi gli indagati, a vario titolo, per i reati di contraffazione di marchi e segni distintivi, commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione, con l’aggravante dell’attività sistematica od organizzata.
Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica – Dott. Ernesto Caggiano, sono scaturite dalla segnalazione presentata dallo studio legale che tutela i marchi CHANEL in Italia e sono orientate a fare piena luce sulla filiera di produzione e vendita di prodotti contraffatti della nota casa di moda, in particolare calzature, borse, accessori e bigiotteria.
Dallo sviluppo delle investigazioni è emerso che la produzione dei falsi sarebbe concentrata in Campania e in Puglia, con fornitori, unità produttive e magazzini di stoccaggio tra Angri, Napoli e Trani. A capo del sistema un soggetto originario di Angri, già coinvolto in passato in fatti analoghi.
La falsa merce veniva distribuita in tutta Italia: dalla costa ligure a Modena, dalla Sicilia a Napoli, a varie località pugliesi e a Roma.
Tra i negozi perquisiti anche alcuni ubicati nelle principali vie dello shopping della Capitale, quali via Frattina, viale Guglielmo Marconi e il quartiere Appio Latino, nonché nel quartiere del Vomero a Napoli.
Non mancava neanche la vendita mediante la rete internet, per la quale era stato costruito un apposito sito web.
Parte della merce veniva spedita agli acquirenti utilizzando noti corrieri espressi nazionali.
I prodotti sono risultati essere di qualità tanto buona da essere esposti nelle vetrine degli eleganti negozi perquisiti, accanto ad altri prodotti di note marche italiane e straniere.
I prezzi di vendita oscillavano da 60-90 euro per orecchini e bracciali, fino a 120 euro per le calzature e quasi 300 euro per le borse.
Oltre ai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Salerno hanno concorso alle operazioni i finanzieri di 18 Reparti della Guardia di Finanza, tra cui l’aliquota specializzata dei “Baschi verdi” di Scafati e di Napoli.
Alle attività hanno preso parte anche gli esperti del servizio di tutela legale del marchio CHANEL.
All’esito delle perquisizioni sono stati sottoposti a sequestro oltre 5.000 pezzi contraffatti pronti per la vendita e più di 2.200 stemmi con la famosa C del marchio CHANEL pronti per essere applicati.
Acquisita anche documentazione utile alla prosecuzione delle indagini, che sarà esaminata dagli inquirenti.
L’operazione di polizia economico – finanziaria “DOPPIA C” si inserisce nel quadro del contrasto alle filiere produttive di merce contraffatta, a tutela dell’affidamento dei consumatori e della corretta pratica commerciale e a difesa della genuinità dei comparti industriali di eccellenza, che occupano migliaia di lavoratori.
COMUNICATO STAMPA UFFICIALE GUARDIA DI FINANZA
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