Ancora da definire le cause del rogo: tanta la plastica andata in fumo il che alimenta il rischio diossina. Proprio su questo sono impegnati in queste ore i tecnici dell’Arpac cui spettano le verifiche ambientali. Tre o quattro le bombole di gas all’interno dei depositi che sono esplose provocando delle forti detonazioni. Sei persone, due vigili del fuoco e quattro poliziotti, sono rimasti intossicati dalle esalazioni. Diverse le squadre dei vigili del fuoco impegnate per ore per spegnere il rogo: a dare una mano ci ha pensato anche la pioggia, caduta copiosa tra le 17 e le 18. Meno di un mese fa un incendio di minore portata interesso’ un capannone gestito da cinesi in via Galileo Ferraris, nella stessa area in cui si è sviluppato il rogo di oggi.
Due vigili del fuoco sono rimasti intossicati dal fumo che si è sprigionato nel vasto incendio divampato nel pomeriggio nell’aria orientale di Napoli. I due pompieri sono stati accompagnati in ospedale dove hanno ricevuto le cure dei sanitari.
Anche quattro poliziotti, intervenuti sul luogo dell’incendio, hanno riportato problemi di natura respiratoria a causa delle esalazioni da fumo. Nessuno di loro, come i due vigili del fuoco che hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari, è in condizioni preoccupanti.
‘Il fumo nero che si è sprigionato dall’incendio verificatosi oggi a Gianturco, a Napoli, è sicuramente tossico e nocivo. Migliaia di persone hanno respirato chissà quali e quanti veleni. Serve immediatamente un monitoraggio sanitario almeno dei residenti per evitare un disastro annunciato”. É il commento dei deputati campani del M5S che hanno presentato oggi un’interrogazione ai ministri della Salute e dell’Interno. Quella zona è ”cruciale per una serie di motivi” dice il M5S come ”l’altissima presenza di commercianti cinesi e la vicinanza del centro operativo della Direzione investigativa antimafia”.
”Ci giungono voci circa il fatto che nella zona interessata fossero occultati rifiuti di diverso genere e materiali industriali, probabilmente anche sostanze chimiche nocive ammassate una sorta di discarica abusiva”. Nell’interrogazione si chiede di ”verificare le responsabilità in merito a danni cagionati all’ambiente e alla salute dei cittadini e intervenire al fine di verificare la pericolosità del materiale bruciato e ciò per tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini”.
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