In particolare, per effetto della spending review decretata dal Comune, la Salerno Mobilità non sta corrispondendo al proprio personale sia gli scatti che gli adeguamenti economici e normativi previsti dal CCNL di categoria stipulato nel 2013.
Tale decisione aziendale, non solo è sbagliata, ma è anche palesemente contraddittoria in quanto ci risulta che al personale dipendente di altre Società partecipate dal Comune, diversamente da quanto accade alla Salerno Mobilità, sono completamente riconosciuti gli scatti ed i diritti derivanti dai rinnovi contrattuali.
E’ grave, inoltre, il fatto che mentre i lavoratori vengono privati dei loro diritti, in azienda si procede ad avanzamenti di carriera ed assunzioni di dirigenti.
Non vanno, inoltre, sottaciute le problematiche inerenti la mancanza di una politica aziendale volta anche al miglioramento dei servizi offerti all’utenza.
L’insufficienza dei parcometri e di interventi aziendali per arginare il fenomeno dell’abusivismo, l’ingiustificato aumento delle tariffe in aree periferiche, l’assenza di un adeguato piano parcheggi in una zona nevralgica e di grandi eventi come lo Stadio Arechi, rappresentano solo alcuni degli errori commessi dalla Società.
Considerata la netta chiusura dei vertici aziendali, malgrado l’intervento della Prefettura di Salerno, non possiamo pertanto esimerci dal chiedere, ancora una volta, un confronto con la proprietà, rinnovando, in particolare, la richiesta di incontro al primo cittadino di Salerno, architetto Vincenzo Napoli.
Diversamente ci vedremo costretti ad intraprendere ulteriori e più incisive azioni di lotta sindacale sia nei confronti della Società che della proprietà.
LE SEGRETERIE
FILT CGIL FIT CISL UILT CISALTERZIARIO
D’Alessio S. Galdi G. Scarano G. Giudice
Per la verità si ammazzano di lavoro chiusi nei loro gabbiotti a giocare con i computer o i cellulari.
Che bello…non si pagheranno i parcheggi…
Scioperano pure? Azzz!
Si stancano a 4 di loro nel gabbiotto. Poverini! Tra l’altro che vigliaccata farlo di sabato!
Poveracci……si ammazzano di lavoro. Ma andassero a spaccare le pietre!!! A Salerno nell’arco di 3 anni sono a spasso 300 famiglie per le fabbriche chiuse
mi rivolgo a tutti quelli che non sanno la storia di questa società e com’è nata : noi eravamo delle cooperative di parcheggiatori, io ero un socio di “lavorare tutti lavorare meno”, avevamo anche altri lavori come pulizia delle spiagge imboschimento sul monte stella e pulizia dei corsi d’acqua ma un giorno il comune a comando del signore De Luca hanno deciso di fare le partecipate ….le società di servizi noi dovevamo rinunciare ai nostri 11 anni di anzianità di servizio perchè la società doveva assumere l’aspetto di una società nuova e che noi siamo stati assunti da zero cosi loro potevano accedere ai benefici dei fondi della comunità europea e noi perdere tutto quello che avevamo maturato, ma questo non basta..avevamo noi il 3 x 100 all’interno di Salerno Mobilità ma anche questo ci è stato estorto e abbiamo dovuto cedere senza in cambio nulla il nostro 3 x 100 a queste società partecipate …come si chiamano. il Comune ha dato lavoro a tutti quei disoccupati politici e vecchi assessori e a ex consiglieri del comune di sinistra, che oggi sono tutti nei quadri dirigenziali delle partecipate, e non solo, anche ai figlioletti di quei sindacalisti della cgil che non solo hanno una carica dirigenziale ma fanno anche l’avvocato, doppia attività, e tutta questa gente non è stata assunta con bando di concorso, ma perchè figli di amici degli amici del Comune. noi il lavoro l’avevamo già quando eravamo coop non ce l’ha dato Salerno Mobilità, sono un covo di banditi. Noi siamo in sciopero per il mancato riconoscimento del rinnovo contrattuale di categoria a favore del personale dipendente (i lavoratori delle società partecipate sono chiamati all’appello solo nelle campagne elettorali, per il resto è solo chiusura)