In particolare, per effetto della spending review decretata dal Comune, la Salerno Mobilità non sta corrispondendo al proprio personale sia gli scatti che gli adeguamenti economici e normativi previsti dal CCNL di categoria stipulato nel 2013.
Tale decisione aziendale, non solo è sbagliata, ma è anche palesemente contraddittoria in quanto ci risulta che al personale dipendente di altre Società partecipate dal Comune, diversamente da quanto accade alla Salerno Mobilità, sono completamente riconosciuti gli scatti ed i diritti derivanti dai rinnovi contrattuali.
E’ grave, inoltre, il fatto che mentre i lavoratori vengono privati dei loro diritti, in azienda si procede ad avanzamenti di carriera ed assunzioni di dirigenti.
Non vanno, inoltre, sottaciute le problematiche inerenti la mancanza di una politica aziendale volta anche al miglioramento dei servizi offerti all’utenza.
L’insufficienza dei parcometri e di interventi aziendali per arginare il fenomeno dell’abusivismo, l’ingiustificato aumento delle tariffe in aree periferiche, l’assenza di un adeguato piano parcheggi in una zona nevralgica e di grandi eventi come lo Stadio Arechi, rappresentano solo alcuni degli errori commessi dalla Società.
Considerata la netta chiusura dei vertici aziendali, malgrado l’intervento della Prefettura di Salerno, non possiamo pertanto esimerci dal chiedere, ancora una volta, un confronto con la proprietà, rinnovando, in particolare, la richiesta di incontro al primo cittadino di Salerno, architetto Vincenzo Napoli.
Diversamente ci vedremo costretti ad intraprendere ulteriori e più incisive azioni di lotta sindacale sia nei confronti della Società che della proprietà.
LE SEGRETERIE
FILT CGIL FIT CISL UILT CISALTERZIARIO
D’Alessio S. Galdi G. Scarano G. Giudice