A firma di Affronte, Adinolfi, Aiuto, Tamburrano, Pedicini, Evi, Castaldo, L’interrogazione chiede alla commissione competente di accelerare l’utilizzo di materiali biocompatibili al posto dei famigerti ftalati, ancora in uso e dannosi per l’uomo. “Gli ftlati sono usati anche per presidi medico-chirurgici e la direttiva 2007/47/CE, recepita con decreto legge dallo Stato italiano, ne impone l’etichettatura per comunicarne la presenza, visto che i soggetti più a rischio sono i neonati prematuri. – afferma l’europarlamentare Isabella Adinolfi – Diversi studi mostrano che tali prodotti chimici sono in grado di produrre effetti analoghi a quelli degli ormoni estrogeni, causando disturbi nello sviluppo dei genitali e nella maturazione dei testicoli.”
“oltre alla pressione sull’opinione pubblica, – continua l’Adinolfi – con questa interrogazione abbiamo inteso sollevare il problema anche tra i cittadini, che chiedano ai rivenditori e negli ospedali prodotti che non contengono ftalati per i loro bambini. Oltre a questi, il nostro appello va anche a chi cura le convenzioni di acquisto nei reparti ospedalieri, soprattutto quelli pediatrici, che si imponga ai loro fornitori nelle convenzioni l’acquisto di prodotti senza ftalati”
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