Il Prefetto di Avellino spiega la decisione, che ha effetto immediato, con la “necessità di assicurare nelle more un omogeneo comportamento interprovinciale”, ravvisando anche “l’opportunità di un approfondimento organico della problematica ad un più alto livello istituzionale”.
La circolare di Sessa, che ha provocato perplessità ed anche proteste di associazioni e sindacati di Polizia, era stata motivata dal fatto che le ordinanze di sospensione della patente, impugnate dagli automobilisti sanzionati, venissero costantemente annullate dal giudici del Tribunale di Avellino, in primo e in secondo grado di giudizio, provocando attraverso i risarcimenti accordati gravi ricadute economiche sulla pubblica amministrazione.