“Questa volta non è un estratto di un articolo di giornale, ma una storia che nessuno racconta, la storia di 7 vigili del fuoco di Salerno, di 7 angeli , io così li chiamerei perchè nei nostri momenti di difficoltà e pericolo, si fan sempre trovare pronti, preparati e sempre con il sorriso sulle labbra nonostante tutte le difficoltà che nella vita ci attendono.
Hanno giurato dinanzi il tricolore italiano di servire lo Stato ovvero noi tutti, noi cittadini; sì perchè a volte anzi troppo spesso, identifichiamo la figura dello Stato solo nelle cariche politiche ed istituzionali e ci dimentichiamo che lo Stato siamo noi. Per tantissimi anni hanno servito il nostro paese con spirito di sacrificio e d’abnegazione e come risultato cosa hanno ottenuto ? Il licenziamento.Un licenziamento avvenuto per motivi ingiusti, per i soliti cavilli burocratici che a volte sembrano essere messi lì a posta per farti del male.
Se qualcuno di voi ha i mezzi per interessarsi alla loro storia per porre fine a questa ingiustizia, per ridar loro ma soprattutto ai loro figli alle loro famiglie quello che vorrebbe ognuno di noi cioè lavorare e poter vivere dignitosamente, faccia qualcosa. Per una volta nella vita sono loro che circondati dalle fiamme, chiedono il nostro aiuto tendendoci la mano, speranzosi che qualcuno, la prenda e la tiri forte a se. Non deludiamoli ma soprattutto non dimentichiamoli”.
E’ l’appello che circola su facebook con tanto di video annesso che racconta la storia di sette ex vigili del fuoco che chiedono aiuto per la loro situazione.
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avvocato Cammarota faccia sua la causa di questa ingiustizia, aiuti questi signori a risolvere i loro problemi. se aspettano il ministro Alfano stanno freschi! a meno che non si spacciano per profughi. avranno vitto alloggio e una piccola paga.
Italia nazione di quàquàraquà……………..oltre ai poveri sette vigili del fuoco di Salerno licenziati dallo stato(quello con la s minuscola in tal caso),pensate a tanti ragazzi precari sfruttati per anni e anni nelle amministrazioni pubbliche(sanità,scuola,etc) o militari e poi licenziati definitivamente,gettando nella più totale disperazione anche le loro famiglie! Uno stato che non risolve come anche nel caso dei marò, o degli operai esposti all’amianto le problematiche del lavoro, dovrebbe abolire l’art.1 della “costituzione più bella del mondo” il fatto che sia fondato appunto sul lavoro,l’unica cosa che dà dignità all’essere umano……………mi vergogno di essere italiano!
….non ho parole!! Forse perché conosco personalmente qualcuno di questi ragazzi ma la rabbia è tanta…i politici, in generale, ci chiedono di avere fuducia: conquistatela partendo da qui…
L’Italia è un paese strano, da un lato ci lamentiamo che non si licenziano statali, dall’altro ci lamentiamoquando lo fanno. Caro mediocre giornalista, a parte fare uno sproloquio sul licenziamento, sarebbe utile scrivere perché lo hanno fatto. Se fosse, per dire, perché se ne andavano in giro durante l’orario di lavoro nessuno li difenderebbe.
L\’Italia è un paese strano, da un lato ci lamentiamo che non si licenziano statali, dall\’altro ci lamentiamoquando lo fanno. Caro mediocre giornalista, a parte fare uno sproloquio sul licenziamento, sarebbe utile scrivere perché lo hanno fatto. Se fosse, per dire, perché se ne andavano in giro durante l\’orario di lavoro nessuno li difenderebbe.
Caro anonimo qui si parla di persone che anche se avevano una clausola riserva sul contratto (clausola poi che sui contratti pubblici non esiste),non si sono mai fatti da parte ,sempre in primo piano,perché c’è passione in quello che fanno,anzi facevano…licenziati ingiustamente perché un giudice dopo 6 anni ha deciso che all’epoca hanno sbagliato ad ammetterli …ma perché pagare loro per un errore che ha commesso l’amministrazione? È se ne accorgono dopo 6 anni? Dopo prestato giuramento? È se in questi anni qualcuno c’avesse rimesso la vita? Cosa avrebbero detto a moglie e figli???? Mi vergogno di questo paese è solo un mangia mangia….e come mai altri che hanno la stessa situazione stanno ancora lavorando???come mai il giudice rinvia e rinvia sempre?
Caro anonimo qui si parla di persone che anche se avevano una clausola riserva sul contratto (clausola poi che sui contratti pubblici non esiste),non si sono mai fatti da parte ,sempre in primo piano,perché c\’è passione in quello che fanno,anzi facevano…licenziati ingiustamente perché un giudice dopo 6 anni ha deciso che all\’epoca hanno sbagliato ad ammetterli …ma perché pagare loro per un errore che ha commesso l\’amministrazione? È se ne accorgono dopo 6 anni? Dopo prestato giuramento? È se in questi anni qualcuno c\’avesse rimesso la vita? Cosa avrebbero detto a moglie e figli???? Mi vergogno di questo paese è solo un mangia mangia….e come mai altri che hanno la stessa situazione stanno ancora lavorando???come mai il giudice rinvia e rinvia sempre?
Caro aninimo non si tratta di giornalismo mediocre ma di lettori mediocri…apri il video e ascolta…tanti saluti e quando in italia si parla di licenziare statali ascolta bene perchè hai un pò le idee confuse….in italia si parla d mandare in oensione gente di 60 65 anni se nn oltre per lasciare posto ai giovani…
Mi dispiace per la spiacevole situazione di queste sette persone, tuttavia prima di “gridare allo scandalo”, prima di fare inutile demagogia,
sarebbe opportuno capire il motivo del licenziamento.
Se sono stati ammessi con riserva a partecipare al concorso un motivo ci sarà stato.
Se ora ci fosse per loro una sanatoria, cosa direbbero coloro che, essendo nella loro stessa situazione, non hanno partecipato al concorso in quanto (a ben ragione) ritenevano di non avere tutti i requisiti?