Il pm Giuseppe Cacciapuoti, della procura di Nocera Inferiore, ha comunque disposto l’esame autoptico al fine di chiarire con certezza la causa della morte. La bimba viveva a San Marzano sul Sarno in condizioni igienico-sanitarie precarie. Ad accudirla era il padre, dal momento che la mamma era tornata in Romania. L’abitazione, composta da due locali attigui, è divisa da Buzatu con una coppia di nipoti romeni, trentenni e incensurati, che spesso si occupavano della bimba mentre l’uomo andava a lavorare nei campi. Sono stati ascoltati anche loro, ma dai verbali non emergerebbero, secondo quanto si è appreso, accuse o elementi di altro tipo che facciano pensare a violenze.
Si è appurato invece che spesso la piccola rimaneva anche da sola nella dimora. Occorrerà attendere i risultati dell’autopsia per capire quali siano state le cause della morte della piccola Lidia. Le indagini sono affidate ai Carabinieri della Stazione di San Marzano sul Sarno coordinati dal capitano Michele Avagnale, comandante interinale del reparto territoriale di Nocera Inferiore.
LA NOTA DEL SINDACO DI SAN MARZANO SUL SARNO. Intanto in una nota, sulla triste vicenda della bambina deceduta per cause ancora da accertare, il Sindaco di San Marzano sul Sarno Cosimo Annunziata comunica: “Dai nostri riscontri eseguiti in queste ore la famiglia composta dal padre e dalla piccola aveva fatto richiesta di residenza circa un mese fa, elevando domicilio in Via Berlinguer”. L’amministrazione comunale conferma che nella cittadina dell’Agro vi è una forte presenza di stranieri e che la comunità romena è la quarta con circa 91 residenti (censimento Istat 2013). ” Siamo profondamente addolorati per la morte della piccola, la nostra comunità è vicina alla famiglia ed esprime solidarietà e si rende disponibile ad offrire il suo contributo ove necessario. Nella nostra cittadina è attuata una buona integrazione delle diverse comunità straniere presenti. Restiamo a disposizione delle autorità per le indagini del caso”.
E’ un orrore, chiunque è il responsabile non merita di vivere, da fargli fare una morta lenta e dolorosissima, dopo immani sevizie!
Una preghiera per questo povero angelo.
povera bimba….
bruciateli vivi…
In questo maledettissimo, cattolicissimo, paese di m. dove ognuno fa come gli pare, tanto la giustizia non esiste, a quando la pena di morte? Sarebbe ora, e ve lo dice un pacifista!
Dove si trovavano gli assistenti sociali?da quello che ho letto questa bimba veniva lasciata ai vicini per consentire al padre di recarsi al lavoro perche la madre li aveva abbandonati per tornare in Romania,in italia si va da un’eccesso all’altro,famiglie che si vedono sottratti i figli per futili motivi e famiglie che vengono abbandonate fino al punto di far morire un’innocente.
La nostra religione prevede il taglione.
Ma che titolo è ? Se l’esame non mostra segni di violenza perchè non lo cambiate immediatamente.
Non vi vergognate a scrivere cose gravissime senza prove pur di mettere il titolone in prima pagina ?
Un po’ di decenza e di rispetto per una bambina di tre anni e della sua famiglia.
x Realista
Mi trovo d accordo. E rita come sempre spaŕa i numeri a lotto
X chois, non sparo numeri a lotto, questa mattina il testo era di un altro tenore, si descriveva che la morte di questa bimba fosse stata causata da violenze subite e per lacerazioni parti intime.
Meglio che si stia facendo ampia luce sulle cause del decesso e venga fuori la verità.
Sarebbe ora che i giornalisti inizino a pagare quando scrivono cazzate solo per far titoli e che il direttore esamini accuratamente la fonte,sono solidale con Rita perchè il titolo stamani parlava di sevizie e violenza accusando in primis i vicini.