Il dilemma esiste e rischia di trascinarsi avanti per parecchio tempo se non si mette un punto fermo. L’integralismo tattico di Torrente che prevede pressing a tutto campo, palla a terra, squadra corta e lavoro continuo e costante di tutti gli undici che vanno in campo potrà essere praticato da questo gruppo di calciatori? L’ultima amichevole con il Rimini ci dice che la Salernitana con Eusepi punta centrale e con alle sue spalle Russotto, Calil e Gabionetta le cose sono andate decisamente meglio. Lo hanno visto i tifosi presenti alla gara amichevole lo ha visto anche Torrente. Un dilemma finito anche sul tavolo di patron Lotito che finora non ha fatto invasioni di campo come nel suo personaggio. Il patron, in queste ore è in Cina per seguire l’impegno in finale di Supercoppa della sua Lazio contro la Juventus. Per Lotito la speranza di mettere in bacheca il primo trofeo della stagione. E chissà che non sia benaugurate anche per la Salernitana.
Torrente tra modulo e mercato, i dilemmi del Mister di Cetara
Fiducia nella società ma squadra da completare possibilmente con qualche settimana d’anticipo rispetto all’inizio del campionato. I tifosi che hanno raggiunto in questi giorni l’Umbria per vedere dal vivo i progressi della squadra di Torrente hanno notato sacrificio, abnegazione, voglia dei far bene ma anche falle in organico a cui bisognerà porre rimedio nel più breve tempo possibile. Più giorni passano, infatti, più i nuovi accumulano ritardo nell’integrazione con il gruppo, nel lavoro fin qui svolto dalla squadra nell’applicazione di quelli che sono i dettami tattici dell’allenatore granata. Ad oggi Torrente si trova di fronte ad un bivo: continuare con il 4-3-3 pur non avendo gli interpreti giusti per praticarlo aspettando buone nuove dal mercato o cambiare tutto passando ad un più idoneo 4-2-3-1 valutando gli uomini che il mister di Cetara ha a disposizione?
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