In seguito all’approvazione da parte del Senato accademico e del Consiglio di Amministrazione, la nuova programmazione passerà in capo ai singoli Dipartimenti che pianificheranno l’emanazione dei bandi di concorso. «Un risultato in controtendenza rispetto all’attuale trend di assunzioni nel settore pubblico – ha commentato il Rettore – in particolare se si tiene conto che la nuova politica di reclutamento programmata garantisce tutti gli equilibri di bilancio, dal consuntivo al preventivo, agli indicatori con i quali siamo valutati dal Miur. Quello che stiamo lanciando è un segnale importante per i tanti giovani della nostra provincia e, in generale, del nostro Sud. Prevediamo circa cento concorsi, tra reclutamento e passaggio di ruolo. In un momento di forte contrazione economica ed immobilismo occupazionale, è fondamentale offrire loro un’occasione determinante sul piano professionale ed identitario. Una risposta incoraggiante per i ricercatori che guardano al proprio Ateneo con la volontà di dare un contributo scientifico e per l’Ateneo stesso che si prepara ad essere un campus sempre più aperto e comunitario” – ha concluso Tommasetti.