Apertura con il Dimitri Shostakovich della Suite per orchestra jazz n°1, composta nel febbraio del 1934. Anche qui, sin dalle prime note del Valzer, saremo catapultati nel mondo dell’orchestrina, con le ancheggianti armonie del pianoforte e il suadente tema della tromba con sordina. La Polka ha invece uno spirito buffo, impertinente e scorre via veloce nella sua gaia spensieratezza sin dallo spiritoso tema principale enunciato dallo xilofono, l’ultimo brano della suite è un foxtrot. Una scintillante introduzione orchestrale – ritornerà ciclicamente a raccordare le successive entrate tematiche – prepara l’avvio del sax tenore che, come un personaggio dalle movenze quasi fisiche, presenta un tema sgusciante e provocante. Dopo il ritorno del tutti orchestrale tocca al violino solista farsi avanti e poi lasciare il posto all’intervento «esotico» della chitarra hawaiana.
La danza prosegue ancora nel ritorno del tutti orchestrale, sul cui diradarsi fa capolino il motivo annuente delle trombe e il ritorno del primo tema del sax tenore, ora al trombone. Ancora nel finale, dopo la ripresa del grande motivo a piena orchestra, iridescenti sonorità riemergono negli ultimi assolo con le brevi rievocazioni tematiche del sax contralto e del sax tenore. Di seguito “L’opera da tre soldi”, con la sua lucida e provocatoria critica sociale del testo e la dirompente forza della sua musica, che la conferma opera estremamente vicina alla crisi di valori umani, sociali e morali che caratterizza i nostri giorni: nel mettere in scena personaggi socialmente emarginati e privi di scrupoli, malviventi, donne di malaffare, poliziotti e uomini di potere corrotti, Brecht e Weill, grazie alla tecnica dello straniamento teatrale e a uno stile musicale che utilizza il linguaggio della musica classica intercalandola con le suggestioni del cabaret, della canzone commerciale, del jazz e della musica da ballo, ci consegneranno una visione disincantata e spietatamente critica della realtà che ci circonda.
Cast firmato quasi per intero dalla docente Marilena Laurenza con Francesca Manzo che darà voce a Polly, Luana Grieco Frau Peachum, il volto d’angelo di Colette Manciero, Jenny delle Spelonche, Maria Infranzi sarà Lucy, Daniele Lettieri, Macheath, Salvatore Monopoli Tiger Brown, Rocco Paolillo Herr Peachum e il narratore Vincenzo Esposito, unitamente alla band di Matteo Parisi. Il fulcro è il processo a Mackie Messer, che diventa il filtro attraverso il quale leggere la storia e al tempo stesso comprenderla. È un tentativo di smontare il racconto e rimontarlo secondo una circostanza precisa, in grado di creare il necessario distacco analitico. Sarà un lavoro sui personaggi svolto su un costante dislivello recitativo, dove la canzone crea un’ulteriore e prepotente spaccatura con il tessuto e le circostanze della vicenda.