Il programma, finalizzato al ripristino e alla manutenzione straordinaria, anche ai fini dell’adeguamento energetico, impiantistico, statico e al miglioramento sismico degli immobili, è articolato in due linee di intervento con importi fino a 15 mila euro e fino a 50 mila euro.
Nel primo caso, la somma stanziata riguarda interventi di lieve entità finalizzati a rendere prontamente disponibili alloggi sfitti inutilizzabili; nel secondo caso, le risorse sono destinate all’efficientamento energetico degli edifici, alla messa in sicurezza delle componenti strutturali, alla rimozione di manufatti e materiali nocivi e pericolosi (amianto, piombo), al superamento delle barriere architettoniche.
Lo stanziamento complessivo è pari a 50 milioni di euro. Il termine di presentazione delle domande è fissato al 10 settembre prossimo. “Recuperiamo – sottolinea il vicepresidente Bonavitacola – gli alloggi di edilizia economica e popolare che si trovano nei 116 comuni ad alta tensione abitativa, individuati dalla delibera CIPE del 2003.
Renderemo altresì pronti all’uso gli immobili attualmente inutilizzabili, per assegnarli alle categorie sociali indicate dalla legge 9 del 2007 a condizione che i soggetti appartenenti a queste categorie siano collocati utilmente nelle graduatorie comunali per l’accesso agli alloggi”, conclude Bonavitacola.