“Con la bella stagione lo si vedeva spesso intrattenere ascoltatori più giovani (inevitabilmente più giovani) che affascinava con la semplicità del linguaggio e la lucidità di una memoria sorprendente: il suo racconto è stato la prosecuzione spontanea della vita, animato da una medesima passione e sorretto dallo stesso spirito vitale. In Gigino Di Lieto scrittura, disegno e vita hanno formato una sola dimensione, entro cui ha espresso con compiutezza tutta la bonomia, l’arguzia e la vivacità di un’anima generosa. Come ogni pezzo della storia di un paese, la sua scomparsa non fa che rafforzarne la presenza: nel ricordo e nell’apprezzamento di tutti quelli che lo hanno conosciuto, personalmente o attraverso le sue opere”.
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