Il Rapporto Svimez dello scorso 30 luglio 15, conferma l’attuale stato di crisi economico-finanziaria delle aree del Sud Italia, tale situazione si ripercuotera’ inevitabilmente anche sulla programmazione aziendale delle societa di calcio e degli sport migliori.
Allo stato, con la fotografia economica del “sottosviluppo permanente”, quante aziende del Sud Italia, sono in grado di stipulare contratti di sponsorizzazione sportiva con le societa’ del territorio e quanti tifosi riusciranno a contribuire alla determinazione dei “ricavi da stadio”?
Il Rapporto Svimez, relativo ai dati economici del Sud Italia, risulta essere preoccupante : “rischio di sottosviluppo permanente con desertificazione industriale, con la conseguenza che l’assenza di risorse umane ,imprenditoriali e finanziarie, potrebbe impedire all’area meridionale di agganciare la possibile ripresa e trasformare la crisi ciclica in un sottosviluppo permanente. In sintesi tale Rapporto evidenzia le seguenti tematiche: allarme lavoro e consumi, rischio poverta’ , desertificazione industriale. In riferimento a quanto confermato dal Rapporto Svimez le aziende del Sud Italia hanno determinato un minore valore aggiunto del – 2,7% , hanno perso il 34% del proprio prodotto , ed hanno dimezzato gli investimenti del 59,3%.
I dati di cui sopra rilevano che allo stato e per il futuro saranno pochissime le aziende del territorio che potranno attivare nei confronti delle societa sportive contratti di sponsorizzazione sportiva. In base a quanto evidenziato dal Rapporto Svimez, le societa’ sportive della Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia quali strategie aziendali devono attivare? Per i club di Serie A e B , alla data del prossimo 30 giugno 16, (in soccorso al Rapporto Svimez) , grazie ai ricavi da Sky, il “valore della produzione” sarà più competitivo.
La televisione di Murdoch per la prossima stagione calcistica, determinera’ ai club dell’ azienda calcio i seguenti ricavi: Serie A (572 mln euro), Serie B (21 mln euro), Europa League (33mln di euro), Fox Sports ( 32 mln euro). (Fonte Il Sole 24 Ore)
Per le societa’ di serie cadetta, i “ricavi da diritti televisivi” sicuramente contribuiranno a migliorare l’ equilibrio economica tra “costi e ricavi di esercizio”. A tale proposito bisogna osservare che il “risultato netto aggregato dei club di serie B”, quantifica una perdita d’esercizio totale pari a 74 mln di euro (valore esercizio precedente 61 mln di euro). Fonte Report Calcio 2015
Le società di serie B, al termine della propria stagione sportiva, determinano, una perdita d’esercizio pari a 3,36 mln di euro. Il “dettaglio delle voci del conto economico” dei club di serie B risultera’ essere il seguente: costo dei servizi (14%), costo beni di terzi (4%), costo del lavoro ( 45%) , oneri diversi di gestione (16%), ammortamenti (21%), ricavi da stadio (6%), ricavi da sponsor (10%), contributi c/esercizio (23%), altri ricavi (21%), plusvalore cessione calciatori (29%). Sulla base dei dati aziendali di Report Calcio 2015, le “governace delle societa’ di calcio di serie B”, al fine di evitare ai soci dei club di riferimento, ricapitalizzazioni per recuperare le perdite di esercizio, devono attivare progetti di bilancio in sintonia con la normativa del” fair play finanziario”. “Ricavi da diritti televisivi” e “azionariato popolare” per vincere la sfida del Rapporto Svimez?
Antonio Sanges – Dottore Commercialista