Nel 2011 il Corpo Forestale dello Stato sequestrò parte della discoteca ‘Il Ciclope’ dove la scorsa notte è morto il giovane Crescenzo Della Ragione, travolto da un masso staccatosi dal costone roccioso. Il sequestro scattò dopo il rinvenimento di grossi massi all’interno della struttura. Secondo i proprietari della discoteca, quei massi erano stati sganciati volutamente dal costone per mettere in sicurezza l’area, versione che non aveva convinto i forestali e la Procura di Vallo della Lucania che coordinò le indagini. Al termine di approfondite perizie, la struttura venne però dissequestrata poiché non si riscontrarono reali rischi di caduta dei massi.
Ucciso da masso in discoteca, nel 2011 al “Ciclope” ci fu sequestro della Forestale
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Non risponde assolutamente al vero che la struttura venne dissequestrata perché le perizie non misero in evidenza rischi di crolli. Tutt’altro. La struttura venne dissequestrata perché l’oggetto del sequestro riguardava la sola regolarità dell’intervento di disgaggio dei massi, intervento che risultó eseguito legittimamente. Quanto ai pericoli di distacco di materiale lapideo questi furono segnalati in consulenza anche con i presidi ritenuti necessari ma è evidente che un pericolo di distacco delle rocce non può far individuare profili penali. Le autorizzazioni, le costruzioni, le procedure ed i monitoraggi risultarono, fino al 2011, del tutto regolari