Infatti risulta che già l’anno scorso sempre durante una serata al Ciclope, dal costone roccioso, mentre i ragazzi ballavano, si staccò un grande masso che andò a finire sui bagni. Pochi vennero a sapere del fatto. La serata continuò e qualcuno aprì i rubinetti dei lavandini del bagno per fingere un allagamento e chiudere la zona. Il masso venne nascosto con un telo e, il giorno successivo, alcuni operai lo rimossero. A quanto sembra i proprietari del locale, gli amministratori locali e le varie autorità territoriali erano perfettamente a conoscenza dei rischi presenti nel locale e nella zona”.
Addirittura, nel mese di marzo del 2011, il corpo forestale dello Stato di Vallo della Lucania, sequestrò la discoteca. Nel perimetro del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, in un’ area di pregevole interesse naturalistico ed ambientale (zona A1, S.I.C. e sottoposta a vincolo idrogeologico) infatti fu scoperta un’area di circa 200 metri quadrati al cui interno erano collocati diversi massi di grosse dimensioni «provenienti dal disaggio e conseguente frantumazione della sovrastante-attigua parete rocciosa in assenza dei prescritti titoli autorizzativi».