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L’Anas “condannata” alla rimozione dei rifiuti tra Eboli e Battipaglia

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L’Anas perde il ricorso contro un’ordinanza del Comune di Eboli e si vede costretta a rimuovere i rifiuti abbandonati lungo la Strada Statale 19 delle Calabrie, nel tratto fra Eboli e Battipaglia.

Anzi, le operazioni di rimozione dei rifiuti e di pulizia dell’area sono già partite lo scorso 16 luglio, proprio in conseguenza del pronunciamento del TAR. Operazioni che ora l’Anas, come recita una sua comunicazione ufficiale, sta eseguendo con l’ausilio di una ditta specializzata.

L’ordinanza del Comune di Eboli era stata firmata dall’ex commissario prefettizio, Vincenza Filippi, lo scorso 19 febbraio. La funzionaria ministeriale aveva ordinato all’Anas la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti, ripristinando lo stato dei luoghi e le cosiddette matrici ambientali, con un termine perentorio di 10 giorni.

Nell’eventualità che l’Anas non avesse provveduto, il Comune di Eboli aveva sottolineato una diffida, assumendo eventualmente l’onere della pulizia in proprio, ma con addebito delle spese alla stessa Anas. La società di gestione delle strade aveva presentato ricorso al TAR della Campania, sezione di Salerno, contro l’ordinanza, chiedendone l’annullamento.

I giudici amministrativi, nella sentenza, avevano respinto il ricorso dell’Anas, condannando la società anche al pagamento delle spese. L’ultima tappa della vicenda è datata 15 luglio 2015, quando l’Anas ha comunicato al Comune di Eboli l’avvio dei lavori di rimozione dei rifiuti per il giorno dopo.

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