Il giravite avrebbe causato danni seri all’occhio col rischio di perdere la vista. Il cittadino marocchino dopo l’episodio è fuggito via facendo perdere le sue tracce ma i Carabinieri nel primo pomeriggio lo hanno arrestato.
IL COMUNICATO UFFICIALE DEI CARABINIERI. Nella mattinata odierna, a Battipaglia (SA), si è verificato un violentissimo litigio tra due giovani del posto, che coabitavano saltuariamente in una casa centrale della cittadina della Piana del Sele, vicino allo scalo ferroviario, scaturito per futili motivi verosimilmente riconducibili alla sparizione di esigue somme di danaro riposte nel mobilio. Diversi cittadini residente nelle vicinanze, richiamati dalle urla dei due, hanno allertato la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Battipaglia, consentendo in pochi minuti di intervenire sul posto con un equipaggio della Radiomobile supportato da militari dell’Aliquota Operativa.
Da una tempestiva ricostruzione dei fatti accaduti, i Carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno accertato che LAGRARI Mohamed Amine (cl.1997, di etnia marocchina, residente a Battipaglia), pregiudicato, già attinto da provvedimento di cattura perché allontanatosi arbitrariamente il 7 agosto scorso dal Penitenziario Minorile di Airola (BN) ove si trovava associato per rapina pluriaggravata, nel corso dell’aggressione aveva colpito ripetutamente con calci e pugni Alfonso PASTORE (cl.1992, di Battipaglia), attingendolo al culmine della lite ad un occhio con un cacciavite di medie dimensioni, dandosi poi alla fuga a bordo dell’autovettura di proprietà del ferito, al quale aveva sottratto in precedenza le chiavi, facendo perdere le proprie tracce.
Il malcapitato è stato subito soccorso da personale del locale 118 e ricoverato, con prognosi sin da subito riservata in ordine al recupero integrale dell’organo colpito, presso l’ospedale di Battipaglia; viste le preoccupanti condizioni, il predetto è stato successivamente trasportato presso l’ospedale civile di Nocera Inferiore, dove è stato sottoposto a delicato intervento chirurgico presso il reparto di neurochirurgia.
Immediatamente venivano attivate le operazioni di ricerca, diramate in tutta la provincia e condotte dall’Arma di tutto il Comando Provinciale di Salerno principalmente nei Comuni e nelle località della Piana del Sele limitrofe a Battipaglia.
Alle successive ore 16.30, l’aggressore in fuga è stato localizzato ad Altavilla Silentina (SA). Alcuni cittadini del luogo, infatti, avendo notato la presenza nel paese di un’autovettura con un giovane a bordo che procedeva per le strette vie centrali a forte velocità, ha allertato sull’utenza telefonica mobile di servizio il Comandante della Stazione Carabinieri che, già in servizio perlustrativo nella giurisdizione, è riuscito a individuare la vettura, costringendo il giovane, poi identificato per l’autore del reato per cui erano state attivate le ricerche, a fermarsi.
Pertanto, al termine di un breve quanto vano ulteriore tentativo di fuga, Amine LAGRARI è stato bloccato e condotto presso il Comando Stazione, dove i Carabinieri della locale Stazione in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Battipaglia lo hanno sottoposto, d’iniziativa, a fermo di indiziato dei delitti di lesioni personali gravissime pluriaggravate e furto. Nello stesso contesto, ad Amine LAGRARI è stato anche notificato l’ordine di cattura emesso dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Salerno per la richiamata evasione.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Salerno-Fuorni, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
L’ARRESTATO HA 18 ANNI E UN LUNGO CURRICULUM CRIMINALE. Il pregiudicato, nonostante la giovane età ha un curriculum criminale di tutto rispetto. A 18 anni si è già reso protagonista di rapine ai danni di supermercati a Battipaglia come appariva dai filmati dei circuiti di videosorveglianza.
Già fermato più volte sempre dai Carabinieri di Battipaglia a bordo di motocicli (soprattutto Honda SH) rubati a Salerno, era evaso l’8 agosto scorso dal Centro di reclusione di Airola ove era recluso per rapina.
Dormiva spesso tra i vagoni abbandonati della stazione ferroviaria di Battipaglia per sfuggire ai Carabinieri che gli davano la caccia.
Questa notte non ha esitato a conficcare il cacciavite nell’occhio di un povero ragazzo che, dopo averlo ospitato a casa, gli chiedeva spiegazioni sulla sparizione dalla stanza di alcuni oggetti.
Impalatelo
No dai, va aiutato
tutti qui si radunano
ancora tra i maroni.
Chiedo ai buonisti come certi esseri siano da recuperare.
Qualcuno spieghi ai Carabinieri il significato del verbo “attingere”