La cura quasi maniacale per la fase difensiva di Vincenzo Torrente ha portato i suoi primi frutti seppur solo nei primi appuntamenti di Coppa. Il tecnico di Cetara aveva messo sotto torchio i suoi uomini e puntato l’attenzione sui movimenti dei difensori già nei primi giorni del ritiro di Cascia. Fin dal principio Torrente ha lavorato per mettere la sua squadra in condizione di non lasciare nulla al caso, cercando di evitare banali errori. E così la Salernitana dopo le prime due uscite ufficiali, con ben 210′ circa di gioco, è riuscita a mantenere inviolata la propria porta. La difesa parte con il piede giusto. Del resto, la retroguardia granata oltre che su una valida guida, può contare anche su giocatori che avevano già reso granitico il muro difensivo nello scorso torneo di Lega Pro.
Il pacchetto arretrato è stato l’unico ad essere confermato quasi in blocco, con l’innesto successivo di Schiavi. Franco e Colombo sulle corsie laterali si sono rivelati ancora una volta una garanzia, sia contro il Pisa che a Verona col Chievo, così come Lanzaro al centro del reparto. In coppia con lui si sono alternati nelle formazioni titolari prima Tuia poi Schiavi, complice l’infortunio che ha costretto il difensore laziale a fermarsi prima ancora dell’inizio del torneo. Pur avendo necessità ora di aggiungere un’altra pedina allo scacchiere difensivo, Torrente può comunque fare affidamento su validi elementi nel pacchetto arretrato. Per il momento le prove tecniche di campionato fanno sorridere i tifosi e ben sperare l’allenatore. Non resta che confermarsi anche in avvio di torneo.