LuNa Vegana, che prende il nome dalle due ideatrici, Lucianna Di Stasio e Nadia Bassano, che hanno unito forze e capitali per trasformare il loro sogno in realtà, sarà poi aperto da martedì 25 agosto a cena e prossimamente anche a pranzo.
LuNa Vegana è cucina naturale, ma non solo: le proteine del grano, i legumi ed altri vegetali sapientemente trasformati, diventano perfette alternative ai prodotti animali. Nascono così succulenti formaggi vegetali, burger di ogni tipo, affettati per appetitosi panini, ma anche tante altre gustose proposte, come piatti “sapore di mare”, ragù e lasagne “rivisitate”, nonché alternative raw. LuNa Vegana, però, non è solo cibo, ma anche cultura, arte e svago. Saranno previste serate di musica e spettacoli, proiezioni, mostre fotografiche, presentazioni libri, conferenze ed incontri a tema culturale e sociale, sempre eticamente compatibili con la scelta vegan. Un contenitore che racchiude in sé l’essenza di uno stile di vita che passa attraverso le impegnative tematiche alla base delle motivazioni della scelta vegan, per arrivare al piacere di una serata passata a sorseggiare una birra con gli amici in compagnia di buona musica.
LuNa Vegana vuole essere un punto di incontro, di conoscenza e di relax, una sosta dove il piacere di una cena o di un pranzo contribuisce al rispetto degli animali, dell’ambiente e allo sviluppo umano e sociale dei produttori che sono all’origine degli alimenti degustati.
Per ‘vegan’ si intende una filosofia di vita che vuole escludere lo sfruttamento di tutti gli animali, non solo a tavola. È una scelta etica, perché si riconoscono negli animali degli esseri senzienti. È una scelta ecologica, perché carne, latte e uova sono i cibi più dispendiosi, inefficienti e inquinanti che si possano concepire. È una scelta sociale, perché le produzioni attuali di cereali e legumi sarebbero sufficienti a sfamare tutti: occorrerebbe solo consumare direttamente i vegetali, anziché usarli per nutrire gli animali d’allevamento, che portano ad uno spaventoso spreco delle risorse. È una scelta salutistica, ma senza rinunciare al gusto. Ed è questo su cui puntiamo, perché vogliamo “prendere per la gola” chiunque verrà a trovarci’, dichiara Lucianna Di Stasio.
‘I dati relativamente all’aumento della popolazione “veggy” in Italia parlano di una percentuale attuale di circa il 10% di italiani che hanno cambiato le loro abitudini alimentari e che, secondo alcune stime (fonte Eurispes 2013), raggiungeranno il 50% della popolazione totale nel 2050. È una tendenza sotto gli occhi di tutti: oltre a tanti personaggi storici, a cui abbiamo dedicato anche alcuni piatti, che vanno da Empedocle a Leonardo da Vinci, da Pitagora ad Einstein, sempre più personaggi del cinema, atleti, cantanti, addirittura ex presidenti (è il caso di Bill Clinton), oltre che scienziati e medici, dichiarano apertamente che l’abbandono del consumo della carne è sicuramente un atto dovuto per la propria salute e per la salvaguardia dell’ambiente, oltre che ovviamente degli animali’, conclude Nadia Bassano.