Lo scorso week end le guardie sono state impegnate in più comuni del salernitano, sulla fascia litorale di
Amalfi è stata investita una gatta. Il suo investitore dopo essersi reso conto di quando accaduto, con la scusa di parcheggiare si è allontanato velocemente dal posto facendo perdere le sue tracce. Immediatamente alcune persone del posto si sono prodigate al trasporto presso una struttura veterinaria, dove è stata riscontrata una lesione del bacino. Le stesse, essendo a conoscenza che la gatta aveva partorito da pochi giorni, contattavano le Guardie Zoofile dell’Enpa presenti sul territorio, che giunte sul posto a seguito di accertamenti hanno rilevato che la prole era rifugiata su una tettoia di un deposito.
A causa dell’altezza (circa metri sei) non era possibile raggiungere il riparo senza i mezzi idonei, e pertanto il personale Enpa contattava i Vigili del Fuoco che prontamente si rendevano disponibili. Avuta la presenza della squadra di soccorso guidata dal Ciaglia, unitamente alle Guardie Zoofile dell’Enpa, si è provveduto al recupero dei 5 gattini di meno di un mese di età i quali sono stati affidati a delle volontarie del luogo che precedentemente avevano soccorso la gatta investita e che amorevolmente la stavano curando e accudendo.
Intanto nel Cilento e precisamente ad Ascea, a causa del maltempo degli ultimi giorni, i biologi della stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, hanno optato per lo spostamento del nido deposto il 31 luglio a circa 10 metri dalla battigia. Prima di poter effettuare questa delicata operazione si è dovuto aspettare almeno 22 giorni dalla data di deposizione per poter maneggiare le uova con il minor rischio possibile per gli embrioni. Il nido è stato traslato di 25 metri verso l’interno della spiaggia per garantire l’incolumità delle uova. La complessa manovra, condotta dal dott. Fulvio Maffucci e dal dott. Gianluca Treglia, ha permesso di appurare la presenza di 57 uova deposte e contemporaneamente, a seguito dei controlli dei sensori lasciati nel nido, di valutare la data approssimativa della schiusa.
Volontari della Protezione animali hanno collaborato allo spostamento del nido e si continuerà con le registrazioni della temperatura nei giorni successivi. Presenti, inoltre, il Sindaco, l’Assessore all’ambiente, che si sono resi disponibili per la parte logistica ed altre associazioni protezionistiche. L’Enpa di Salerno ricorda ai cittadini che è necessario il contributo di tutti per la salvaguardia di questi antichi animali e di tutte le creature marine, ognuno può dare il proprio aiuto per il monitoraggio dei nidi. Chiunque fosse interessato può contattare l’Enpa di Salerno. Doveroso un ringraziamento da parte della protezione animali al personale medico del Dohrn di Napoli, la cui professionalità è evidente in tutte le operazioni di recupero e controllo degli esemplari di tartarughe e di tutti gli animali marini della costa campana.