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Attaccanti: quando i lunghi corteggiamenti si sono rivelati un flop

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Maniero si, Maniero no. L’attaccante napoletano del Catania è solo l’ultimo di una serie di centravanti accostati alla Salernitana ed inseguiti per tutta l’estate fino alla chiusura delle operazioni di mercato. Vere e proprie telenovele, valzer di punte che non sempre hanno prodotto risultati incoraggianti dopo i lunghi corteggiamenti. Una specie di amore non corrisposto sotto porta. Quest’oggi, il quotidiano La Città oggi in edicola ha sfogliato l’album dei ricordi rispolverando Ciccio De Falco presentato da Peppino Soglia in pompa Magna con tanto di giro di campo sotto braccio del patron. Pagato un miliardo di vecchie lire si rivelò un flop mentre il bomber non atteso, Tiziano D’Isodoro sorprese tutti.

Come qualche anno prima sorprese Totò De Vitis. Nessuno lo conosceva eppure si fece strada al Vestuti a suon di Gol. Tra i nomi anche quello di Chianese altro bomber dalle polveri bagnate. Pagato 7 miliardi di vecchie lire rimase praticamente all’asciutto senza mai bucare la porta avversaria. Nel 2004 un altro corteggiamento lungo ed estenuante ma finito male con Borgobello oggetto del desiderio della piazza granata presentato in pompa magna al Vestuti da patron Aliberti fu fermato dalla sfortuna e dagli infortuni. Tra le telenovele lunghe ed estenuanti aggiungiamo quella di Sestu nell’era Novelli. Qualche gol, qualche giocata ma nulla più. Non sempre dunque il curriculum ed il corteggiamento, fatte le dovute eccezioni vedi Di Napoli, hanno prodotto risultati convincenti. Lotito invece è stato quasi sempre fortunato ingaggiando la punta giusta al momento giusto. Biancolino, Ginestra, Guazzo e tanti altri ma in questi casi il corteggiamento è durato poco, molto poco ed ha dato sempre i frutti sperati

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