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Salernitana tra quilibri di spogliatoio ed equilibrismi di mercato

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Non c’è rosa senza spine e fa specie che quella spina – in un momento particolare che vede la Salernitana veleggiare a tutta birra verso il debutto in serie B – sia proprio un idolo della curva come Caetano Calil. Proprio lui, che ha sempre recitato il ruolo di spina nel fianco degli avversari, oggi si scopre incompreso, forse un po’ dimenticato. L’attaccante brasiliano è dall’inizio del ritiro centro delle attenzioni di mercato di parecchi club soprattutto di Lega Pro. Eppure lui che la B l’ha conquistata sul campo con la Salernitana a suon di gol vorrebbe tenersela stretta.

Il mancato rinnovo del contratto la fiducia ad intermittenza scandita dalla ricerca spasmodica di un attaccante centrale fa traballare anche la posizione di Eusepi. Colpa del mercato sempre aperto di scambi, prestiti moduli e chi più ne ha più ne metta. La verità è una sola: mancano meno di due settimane alla prima di campionato e Torrente è chiamato a cementare un gruppo che potrebbe essere stravolto dalle ultime ore di calciomercato, deve trovare un punto di equilibrio nello spogliatoi ed essere allo stesso tempo equilibrista nel gestire le voci di partenze ed arrivi che sono come spifferi pericolosi in un gruppo che si è costruito giorno dopo giorno in Umbria e si è fortificato con le prime due importanti vittorie in Coppa Italia contro Pisa prima e Chievo poi. I campionati non si vincono solo con i grandi calciatori ma con la forza del gruppo e dello spogliatoio. Giusto rafforzare la Salernitana ma è giusto anche non alterare gli equilibri. Ci vuole tanto per trasformare un gruppo in squadra, poco, pochissimo per smarrirsi ed imboccare la strada sbagliata.

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