Un ri-fiuto appunto, concetto caro ai fratelli armeni, fedeli alla filosofia del “non si butta via niente”. Gli Jashgawronsky Brothers fanno la raccolta differenziata in musica: cercando di fare piazza pulita, producono un vero e proprio concerto eseguito con oggetti, strumenti ricostruiti o destinati a finire nella spazzatura. Uno spettacolo adatto a tutte le età che non smette di stupire e divertire. Tutto fa musica: dal corpo alle scope, dalle chitarrine alle grattugie, dai bidoni ai cucchiai, dal secco all’umido! Così i grandi successi del pop vengono eseguiti con una chitarra ricavata da un water, le tastiere azionate da una pompa per materassini, le più note colonne sonore suonate con porcellini di gomma, il punk strapazzato da quattro ukulele. Uno show dove l’invenzione diventa musica e gli oggetti comuni acquistano una nuova dimensione comica e fantastica. Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma e in fondo è ciò che è successo anche agli Jashgawronsky Brothers: una famiglia che ha fatto del rifiuto una ragione di vita.
Gli Jashgawronsky Brothers, nati come Buskers, sono approdati nei teatri esibendosi in Germania, Svizzera, Austria, Italia, Francia, Olanda, Belgio, Spagna, Portogallo, Danimarca, Svezia, Finlandia, Giappone, Messico, Brasile e Canada partecipando a numerosi festival internazionali di teatro e musica. Sono dei clown moderni, dei musicisti, attori e cantanti, ma sono anche maschere di una rinnovata Commedia dell’Arte. Hanno l’inconfondibile inventiva nel costruire e suonare gli strumenti più strani e imprevedibili che danno un tocco particolare ai loro show: tutti perfettamente suonanti, questi strumenti aggiungono quel tocco di spettacolo e umorismo che fa letteralmente impazzire le folle.