Si tratta dell’ultima occasione propizia per garantire alla nostra regione un vero rilancio economico e soprattutto occupazionale in particolare nel settore dell’edilizia, da sempre motore trainante che negli ultimi anni ha fatto registrare un netto calo di aperture di cantieri e una forte riduzione dell’occupazione.
La provincia di Salerno, con il suo vasto territorio e con la necessità di potenziare infrastrutture strategiche per lo sviluppo, deve diventare promotore di un’azione forte e incisiva per garantire che gran parte di questi fondi vengano stanziati. La situazione, in molti casi, oltre ad essere grave appare addirittura paradossale, esempio calzante di una inefficienza politico-burocratica. Basta analizzare alcuni dati, pubblicati sul sito del governo, per comprendere la gravità del problema:
– Per i collegamenti dal porto di Salerno all’autostrada, il progetto Porta Ovest a fronte di un progetto di 139.540.000 euro ad oggi sono stati effettuati trasferimenti per 46.056.826. Per il secondo lotto è invece previsto un finanziamento di 39.540.000 ma ad oggi non c’è traccia di alcun pagamento;
– Per la Stazione Marittima di Salerno (nella foto), a fronte di un progetto complessivo di 19.760.000 euro sono stati versati 8.403.000 euro nonostante l’opera sia oramai in fase di completamento;
– Per il potenziamento del raccordo autostradale Salerno – Avellino, lavori primo lotto nella zona di Mercato San Severino, nonostante lo stanziamento di 123 milioni del Cipe l’opera non è stata cantierizzata;
– Per gli interventi di difesa e ripascimento della costa del litorale salernitano, sono stati stanziati dall’Unione Europea 70 milioni mentre sono stati effettuati pagamenti per appena 987 mila euro. I lavori che avevano quale data di inizio il primo dicembre del 2012 ad oggi sono all’1% di completamento;
– Per l’auditorium Niemeyer di Ravello, nonostante l’opera sia completata, sono stati effettuati pagamenti per 1.226.823 euro rispetto a un totale di 16.078.313 euro: in pratica appena l’8%
Sul dissesto idrogeologico, una delle principale piaghe della provincia di Salerno, i dati forniti dal governo sono eclatanti:
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